Il Cuoco è impazzito? Le ultime, urlate, dichiarazioni di Prighozin sembrano in effetti deliranti. Accusa di ogni nefandezza gli alti comandi militari russi, e, soprattutto, il Ministro della Difesa Shojgu. Addirittura di aver colpito, proditoriamente, con missili gli acquartieramenti dei suoi uomini della Wagner. E dichiara che la sua PMC è pronta a marciare su Mosca. Rovesciare dei vertici inetti e incapaci, che stanno portando il paese verso il disastro..
Minaccia non da poco. Perché, a Mosca, è stato, pur in silenzio, dichiarato uno stato di allarme. Mettendo in sicurezza Ministeri e altri centri nevralgici del potere. Decisione che ha fatto urlare, ai giubilanti media occidentali, che la Russia è sull’orlo di una guerra civile.
Che, parliamoci chiaro, sarebbe, per la NATO, un’autentica panacea. Visto che la, tanto enfatizzata controffensiva Ucraina – sontuosamente finanziata dai paesi occidentali – si è rivelata un sostanziale bluff. Un bluff sanguinoso, purtroppo… perché Zelenski, nel folle tentativo di accreditarsi ancora con i suoi sponsor, ha gettato nel tritacarne russo migliaia di uomini. E ancora non sembra avere finito…
E allora la follia del Cuoco diventa il paravento dietro al quale celare l’ennesimo fallimento della politica di Washington e dei suoi alleati.
Tanto da far sospettare che sia stata provocata da una abile manovra di intelligence. Probabilmente più inglese che statunitense.
D’altro canto, i Capitani di Ventura sono sempre stati in vendita. Rischiando anche la testa. Come insegna l”esempio storico del Girolamo da Bussone, detto il Carmagnola. Che fu ben altro che un innocente vittima di un potere dispotico, come lo ritrasse, in seguito, il Manzoni.
E, ad esser schietti, il Consiglio dei Dieci aveva tutte le sue buone ragioni per mozzargli il capo..
Comunque, Prighozin riesce sempre a sorprendere.
A poche ore dall’annuncio della sua Marcia su Mosca, ha infatti incontrato il vice ministro della difesa, Yevkurov. A Rostov. E sembra che i toni siano radicalmente cambiati.
Non più scontri diretti, annunci di guerra civile, furia iconoclasta.
Solo la volontà di un confronto con Shojgu. In vista di una…maggiore collaborazione.
Naturalmente l’uomo è imprevedibile. E i toni cambiano ogni minuto.
Però, sicuramente, stupido non è. E il discorso di Putin è stato estremamente duro.
Inoltre difficile pensare che davvero tutta la Wagner sia disposta a seguirlo ciecamente. Mercenari, soldati di ventura, certo. Ma, in assoluta maggioranza, russi. Sarebbero disposti a scatenare una guerra civile per le ambizioni del Cuoco? Mi sbaglierò, ma ho molti dubbi in proposito.
E poi le forze armate russe sembrano aver reagito con prontezza alla minaccia. Tagliando la possibile strada per Mosca alla Wagner, che è acquartierata a Rostov.
E preparandosi a metterle di fronte le brigate cecene di Kadyrov. Che rappresentano un notevole deterrente.
Comunque,la situazione resta confusa. Di difficile decifrazione. E le ipotesi, a questo punto, possono essere le più diverse. Anche perché nessuno ha la palla di vetro del mago Merlino. Tranne certi giornalisti italici che, però, l’hanno sostituita, quella palla, con altre… di cui riempiono le pagine, e le trasmissioni dei grandi Media ufficiali.
Quali ipotesi, dunque?
Un gioco di disinformazione ad uso degli “abbocconi” occidentali? I russi sono sempre stati molto abili nel distrarre il nemico con ombre fittizie. Nel creargli scenari illusori….
Oppure il Cuoco ha flirtato davvero con qualche “servizio” occidentale (leggi: MI6) allo scopo di alzare maggiormente il suo prezzo sul mercato russo? Possibile… la storia del nostro Rinascimento ci insegna molto su questi, improvvisi, cambiamenti di bandiera…
Ma che mai possono offrire Washington e Londra al Cuoco? Denaro? Ne ha a bizzeffe, altrimenti non potrebbe permettersi il suo esercito personale. Potere? Ma quale? E su cosa, soprattutto? Una sorta di Principato della Moscova ricavato dallo smembramento della Russia, sconfitta e distrutta? Ipotesi fantascientifica… ma certi strateghi occidentali non sono nuovi a questi voli pindarici della fantasia… bisogna, però, vedere se Prighozin ci crede davvero… nel qual caso sarebbe un cane pazzo.
Comunque, se ne avessi la possibilità, gli racconterei la storia del Carmagnola. Sarebbe molto istruttiva.
Un intervento sotto traccia di Putin? Il discorso del Presidente, ancorché durissimo, e corredato di molti riferimenti storici, è sostanzialmente stato un appello all’unità nazionale…. E il Cuoco sa bene che l’unico che non può davvero osare sfidare è lo Zar… anche perché, evidentemente, è proprio Putin che, sino ad ora, gli ha concesso di potersi esprimere con una, inusuale, libertà…. per quali ragioni difficile dirlo… forse per un gioco di equilibri interni all’establishment moscovita.
Tutte ipotesi, naturalmente. Nessuna certezza. Se non quella che in Russia si stanno giocando, contemporaneamente, due partite.
Una contro il fronte occidentale. Di cui l’Ucraina è la longa manus. O meglio, il fornitore di carne da macello.
E una interna. Per stabilire nuovi equilibri. E, a medio termine, per cominciare a disegnare un dopo Putin. Che non è certo imminente… epperò, evidentemente, c’è chi preferisce giocare d’anticipo…
Sinceramente, ritengo che per la Russia, la seconda partita, ancorché molto più sotto traccia, sia la più difficile. E potenzialmente pericolosa. Non soltanto per la Russia.