Napoleone riteneva che una delle qualità indispensabili per essere un buon generale fosse la fortuna. E Giorgia Meloni, in questo primo periodo di governo, ha avuto molta fortuna. Basti pensare alla liberazione della giovane giramondo e cacciaballe incarcerata in Iran. O all’arresto del pakistano accusato di aver ucciso, in Italia, la propria figlia (l’estradizione non è per nulla scontata, però è sufficiente l’arresto per far scena). Dunque la fortuna non manca. Ma a volte non basta.
E non è soltanto per la fretta o per l’inadeguatezza dei comunicatori che hanno spinto il presidente del consiglio a twittare scemenze sui missili caduti in Polonia. Il problema è la scarsa qualità della squadra di maggioranza. Non basta ricordare che gli esponenti dei precedenti governi e maggioranze non erano migliori. Azzolina, De Micheli, Toninelli, Speranza, Bellanova, Kyenge: squadre da retrocessione. Ma il destracentro ha vinto perché ha promesso di essere diverso, di essere migliore. Al governo ed in maggioranza.
Invece si insiste a spedire in tv – tanto non ha nulla di meglio da fare – il forzista Cattaneo che si impegna ogni volta a bruciare il consenso ottenuto nelle urne dalla coalizione. Una retribuzione di 700 euro al mese per 12 ore di lavoro quotidiano 6 giorni alla settimana? Da prendere al volo! Paghe da 4 euro all’ora? Si accettano subito per dimostrare di avere voglia di lavorare! Dall’alto dei suoi 15mila euro mensili come parlamentare non spiega, Cattaneo, come si può sopravvivere con quelle cifre in città come Milano. Che lui, pavese, dovrebbe conoscere bene.
E da pavese dovrebbe conoscere bene anche la situazione del vicino Polesine. Con i problemi di subsidenza (cedimento del terreno) legati alle trivellazioni per il metano degli Anni 50 e inizio 60. Invece il duro Cattaneo (quando era più giovane era stato indicato come il futuro leader di Forza Italia) spiega che il cedimento può riprendere, l’importante è recuperare il poco metano rimasto in quella porzione di Adriatico. A costi assurdi, peraltro, sostenibili solo in questa fase di conflitto in Ucraina. Dunque si rischia di creare un disastro ambientale e di ricominciare a trivellare quando i prezzi saranno diminuiti e non sarà più conveniente farlo.
E le case che crollano? I “fontanazzi”? La risalita del mare nel Po? Chissenefrega, Cattaneo non può occuparsi delle popolazioni del Delta. Colpevoli, tra l’altro, di aver votato per il destracentro. Perché ipotizzare di estrarre il metano con perforazioni marine pochi km più a sud rispetto a Goro crea scompensi alla costruzione mentale dell’ex astro nascente forzista.
È evidente che non basta la fortuna di Meloni per compensare la modestia della maggioranza. Eppure il presidente del consiglio dovrebbe ricordare una massima che conosceva bene prima dell’abiura: “Mancò la fortuna, non il valore”. La targa posta ad El Alamein. Falsa, almeno in parte. Perché il valore certo non mancò. Ma più della fortuna mancarono la logistica, la strategia, le risorse. Ora, al governo, la fortuna è ben presente. Sul valore, sulle strategie, sulle risorse economiche e mentali è meglio stendere un velo pietoso.
1 commento
Purtroppo l’iper_ atlantisno
( ma non è atlantico in verità, ma è essere filo biden & C, i potenti di DAVOS, che vogliono comandare il mondo, per la verità), di Giorgia MELONI non può essere taciuto, visto che annulla quanto di buono sta facendo vedere in queste prime settimane di governo.
Riuscisse a scrollarsi di dosso questo voler, a tratti, esser più realista del Re, farebbe un gran regalo al paese.
Per il resto un ottimo articolo, che condivido in toto.
Buon lavoro.
Galgano Palaferri
PRES.NAZ.LE
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