“Siano benedetti quelli che non hanno niente da dire e, malgrado ciò, stanno zitti”. No, i vertici del Pd ignorano James Russel Lowell, benché non fosse russo. Loro, i piddini, non hanno nulla da dire ma starnazzano ugualmente. Molto isterici, in questa fase. Forse proprio per il vuoto pneumatico a livello di idee, con conseguenti liti sul nulla. Ormai gli scontri non sono più sul ruolo del capitalismo, sul futuro dei “non allineati”, sul cambiamento del mondo del lavoro.
Macchè. Il confronto verte ormai sulle fondamentali modalità del voto per le primarie. E dopo, ma solo dopo, ci si potrà scontrare su quante lettere utilizzare per definire i nuovi generi sessuali. Basterà Lgbt o sarà obbligatorio passare a Lgbtq+? E quel semplice “+” non sarà discriminatorio nei confronti di chi non ha diritto neppure ad una lettera tutta per sè? Certo, sono problemi fondamentali per le masse. Se Lenin avesse immaginato una simile deriva per i post comunisti, sarebbe rimasto a giocare a scacchi a Capri, con Gorki.
Però sarebbe ingiusto credere che gli orizzonti del Pd siano così limitati. Poverini, sono così impegnati, in questa fase di transizione. Devono prendere ordini da Biden facendo credere che siano diversi da quelli ricevuti da Meloni; devono giustificare la guerra di Biden e Zelensky ritrovandosi in compagnia di Crosetto mentre si impoveriscono le famiglie italiane; devono evitare che la “loro” Ursula von der Leyen sia pappa e ciccia con lady Garbatella; devono trovare qualche scusa decente per attaccare un ministro degli interni che non blocca i clandestini ma li invia nelle città amministrate dai compagni immigrazionisti.
Una vita dura. Ora, però, anche il Pd ha trovato il suo campo di battaglia per incalzare la destra fluida di governo. Basta con la sinistra Ztl, basta con la gauche caviar di Capalbio (quei vigliacchi degli abitanti stanziali, ingrati, hanno scelto un sindaco di centrodestra), basta anche con la gauche quinoa che non ha dato soddisfazioni. È il momento della gauche criquet, che non è uno sport ma semplicemente il grillo. Il nuovo terreno di scontro sarà tra la sinistra che guarda al futuro ed al benessere del Pianeta, ed una destra fluida che deturpa le coste e le montagne in nome della libertà di impresa.
Una gauche criquet che abbandona tagliatelle e tortellini (la salama da sugo è già stata cancellata insieme a Franceschini) per abbuffarsi di grilli, larve, scarafaggi. E che sostituisce pure il latte materno con questi alimenti meravigliosi. Mentre la destra passatista insiste con la pajata, l’abbacchio, la carbonara, la coda alla vaccinara ed i carciofi alla giudia. L’importante è non superare i confini del grande raccordo anulare di Roma.
Sarà uno scontro durissimo, quello per la segreteria piddina. Con gli emiliani ben pasciuti Bonaccini e De Micheli che sfidano l’emiliana di importazione Schlein e l’emaciato triestino Cuperlo. I primi due sono poco credibili come esponenti della gauche criquet mentre il triste Cuperlo appare più portato per le minestrine. Resta lei, Schlein. Pronta a sostituire il cotechino con il grillo, condito non con il parmigiano ma con una spolverata di larve. Chissà l’entusiasmo dei poveri reduci delle feste dell’Unità. Gli scarafaggi al posto delle salamelle, sicuramente un motivo di richiamo in più per le folle che ormai disertano la festa.
3 commenti
ormai i parlamentar del Partito Democratico hanno superato tutto il resto del parlamento italiano per imbecillità. Anche nelle riunioni di partito per l’elezione del nuovo presidente fanno sfoggio discorsi idioti, perché questa è la loro unica caratteristica.
ormai i parlamentari del Partito Democratico hanno superato tutto il resto del parlamento italiano per imbecillità. Anche nelle riunioni di partito per l’elezione del nuovo presidente fanno sfoggio discorsi idioti, perché questa è la loro unica caratteristica.
Possiamo essere sicuri che il nuovo presidente non sfigurerà e di fronte ad Enrico Letta e farà la buona figura, perché sarà del suo stesso infimo livello intellettuale, pertanto potrebbe essere ricoverato in manicomio dove si troverebbe a suo agio tra altri individui simili, con gli stessi gravi problemi psichiatrici.
ormai i parlamentari del Partito Democratico hanno superato tutto il resto del parlamento italiano per imbecillità. Anche nelle riunioni di partito per l’elezione del nuovo presidente fanno sfoggio discorsi idioti, perché questa è la loro unica caratteristica.
Possiamo essere sicuri che il nuovo presidente non sfigurerà di fronte ad Enrico Letta e farà la buona figura, perché sarà del suo stesso infimo livello intellettuale, pertanto potrebbe essere ricoverato in manicomio dove si troverebbe a suo agio tra altri individui simili, con gli stessi gravi problemi psichiatrici.
La pazzia è molto difficile da curare e quindi presto questo partito finirà nell’obblio e verrà dimenticato