Angus Young degli AC/DC, Slash dei Guns N’ Roses, David Gilmour dei Pink Floyd e Jimmy Page dei Led Zeppelin sono solo alcuni dei grandi chitarristi che hanno impugnato una Gibson e fatto sognare milioni di rockers in tutto il mondo.
E per fortuna continueranno a farlo perché, nonostante la storica azienda americana di chitarre elettriche abbia dovuto dichiarare fallimento, continuerà a produrle.
Ma andiamo con ordine: la Gibson, da mesi, non navigava in acque tranquille, così ha deciso di far ricorso al capitolo 11 del Codice fallimentare degli Stati Uniti, che consente ai debitori di ottenere agevolazioni per ripagare i debiti accumulati; si ipotizza che la Gibson abbia debiti per una cifra che varia dai 150 milioni ai 500 milioni di dollari.
La società però ha trovato un accordo con i creditori per restituire circa il 70% dei propri debiti attraverso un piano definito sempre dal famoso capitolo 11.
A non aver funzionato sono stati i recenti grossi investimenti che hanno portato all’acquisizione della divisione audio della Philips. Perciò la Gibson, che passerà sotto il controllo dei debitori, ha deciso di smantellare la divisione che produce cuffie, casse e altri accessori elettronici, per tornare a concentrarsi unicamente sulla sua attività originale, ovvero la produzione di chitarre elettriche.
Quindi, amanti delle famose chitarre elettriche, non temete, perchè i vostri beniamini continueranno ad impugnare e a far suonare questi straordinari strumenti: la Gibson Les Paul (suonata tra gli altri da Slash, Paul McCartney in una rara versione Gold per mancini, Keith Richards, Noel Gallagher e Dave Grohl), la Gibson SG “diavoletto” (la storica chitarra di Angus Young) e la Gibson EDS-1275 a doppio manico (famosissimo l’utilizzo che ne fa Jimmy Page in Stairway to Heaven) non vanno in pensione.