“Erdogan? L’utile idiota della Nato”. Tranchant. Ormai il maccartismo degli atlantisti italiani non conosce limiti. E va in onda nella consueta rassegna stampa di RaiNews24. Con il compagno conduttore che commenta i fatti del giorno con colleghi allineati e coperti. In questo caso con un giornalista del perdibile quotidiano La Notizia. Un’ammucchiata maccartista quasi imbarazzante, considerando che il direttore di RaiNews è stato indicato da Fdi e che il taglio dell’informazione è boldrinesco. Tutti insieme appassionatamente.
Tutti insieme contro Putin ed i russi in genere, ça va sans dire. Ma anche contro Erdogan ed i turchi, rei di tentare una mediazione per arrivare ad una pace invece di favorire la prosecuzione della guerra. Che, poi, la guerra converrebbe anche ad Ankara, dal momento che sono turchi i droni forniti all’Ucraina e che si sono rivelati micidiali contro l’esercito russo.
Però Erdogan ha altre priorità. Perché le armi le forniscono proprio tutti, mentre la Turchia è più interessata ad approfittare della situazione internazionale per risolvere definitivamente i suoi problemi con i curdi in Siria ed in Irak. E, mentre c’è, anche con quelli ospitati in Svezia e Finlandia. I due Paesi hanno chiesto l’adesione alla Nato, di cui la Turchia fa parte, e Ankara l’ha condizionata all’espulsione dei curdi che Erdogan considera terroristi.
D’altronde non si capisce perché “l’utile idiota della Nato” (secondo la definizione del giornalista della Notizia) dovrebbe accettare tutto ciò che viene deciso a Washington ed imposto a tutti i maggiordomi europei e non solo.
Forse gli idioti sono quelli che credono di essere ancora nell’epoca delle colonie e degli imperi, seppur per procura degli americani. E non si accorgono, i maggiordomi di Biden, che il resto del mondo si è stancato dell’arroganza atlantista. Dunque è normale che Erdogan giochi su più tavoli contemporaneamente. Nella consapevolezza che, nonostante gli interessi spesso contrastanti, può fidarsi più di Putin che di Biden.
Ovviamente a RaiNews non se ne sono accorti. Neanche nella maggior parte delle redazioni dei media italiani di regime. Troppo impegnati a dar la caccia ai putiniani italiani. Troppo impegnati a trovare nuovi modi per spiegare che la Russia sta perdendo la battaglia nel Donbass pur avendolo quasi interamente occupato. Troppo impegnati ad inventare nuove narrazioni per giustificare il No di Zelensky ad ogni accordo per la fornitura del grano. Ma, in fondo, basta dar la colpa ad Erdogan ed il gioco è fatto.