Il diavolo si nasconde nei dettagli.. Saggezza popolare e si comprende perfettamente la ragione per cui gli oligarchi internazionali siano così impegnati a favorire la cancel culture, l’eliminazione o la correzione delle favole e delle fiabe, gli interventi sui testi dei classici, la rimozione di quella saggezza popolare che si tramandava anche attraverso motti, proverbi, piccole frasi.
Vale per tutto, non solo per i grandi cambiamenti epocali. Basti pensare alla grande truffa dei centesimi di euro. I chierici della disinformazione italiana hanno spiegato e rispiegato che erano gli italiani a non volerli più. Dunque, per accontentare il sentimento generale è arrivata prima la decisione di non coniare più le monete da 1 e 2 centesimi e poi, inevitabilmente, quella di permettere gli arrotondamenti.
Di conseguenza le consuete offerte dei supermercati per prodotti in vendita a 1,99 o a 4,99 e così via non hanno più ragione di esistere. Perché, se il cliente non ha i centesimi esatti, il prezzo viene immediatamente trasformato in 2 euro, o 5, o qualsiasi cifra superiore. E lo 0,99 diventa esclusivamente uno specchietto per le allodole.
Certo, è solo un centesimo. Le vecchie 20 lire. Ma vale lo stesso sistema se il resto è di 2 centesimi. Sempre arrotondati alla cifra superiore. Perché, se il resto è a favore del cliente, miracolosamente le monetine scomparse riapparso e l’arrotondamento non c’è più. Piccole furbizie che contribuiscono alla crescita dell’inflazione. Quella vera, quella relativa al carrello della spesa. Non quella ufficiale.
E si innesca un circolo vizioso che porta alla riduzione del potere d’acquisto e poi dei consumi delle famiglie. I risparmi cominciano ad essere intaccati non per spese voluttuarie bensì per acquistare ciò che è indispensabile. È un attacco subdolo e silenzioso a ciò che resta del ceto medio a stipendio fisso. Non male per un governo che si era proclamato difensore proprio di quel ceto medio che sta massacrando per far felici i propri padroni.