Durante il “periodo non collegato” nel campionato di calcio di serie A sono successe diverse cose. La Juventus si è laureata campione d’inverno all’ultima giornata.
Ma dietro a quella che è stata la coppia di testa per lunga parte del girone di andata, si è fatta sotto la Lazio, che non ha sbagliato un colpo ed aveva inanellato undici vittorie consecutive. I biancocelesti sono stati fermati ieri pomeriggio da una Roma decisamente più motivata. Ha deluso anche Immobile che, derby a parte, ha già segnato ben ventitrè gol in ventuno partite. Ma se si considera che la squadra di Inzaghi deve ancora recuperare la gara con il Verona, ora si può ormai parlare di fuga a tre. Il che aggiunge interesse ad un campionato tra i più interessanti ed incerti degli ultimi anni.
Altre sorprese vengono dal Cagliari, lanciatissimo fino a un paio di mesi fa, ma che in seguito ha subito quattro sconfitte consecutive ritrovandosi a navigare a metà classifica. Al contrario del Parma (sconfitta nelle ultime sette gare solo da Juve e Atalanta) che, dopo la vittoria sull’Udinese di ieri, e tra alti e bassi può ancora guardare dall’alto in basso compagini ben più titolate.
E poi ci sono le “grandi decadute”: il Napoli (almeno fino a domenica scorsa), ma persino il Milan e la stessa Roma, alle prese con situazioni interne e societarie che hanno ridimensionato le ambizioni di inizio stagione.
Ma veniamo alla cronaca.
La Juventus perde a Napoli per 2-1. Una sconfitta inaspettata ma che conferma un Napoli in ripresa dopo il successo nei quarti di finale di Coppa Italia. La gara resta bloccata per più di un’ora; poi il Napoli, sempre attento, trova il gol con Zielinski e poco dopo con Insigne che non segnava al San Paolo da un’eternità. Il gol della bandiera della Juve arriva oltre il novantesimo con il solito Ronaldo, a segno per l’ottava gara consecutiva. Ma non basta.
L’Inter colleziona il quinto pareggio in sette partite e riesce a recuperare un punto sulla Juve; che malgrado la sconfitta resta in testa con tre punti di vantaggio. Contro il Cagliari, a San Siro, i nerazzurri vanno in vantaggio ma non riescono a chiuderla grazie anche agli avversari che non si arrendono fino alla fine. D’altra parte gli isolani, che pure erano stati protagonisti nella prima metà del campionato, avevano bisogno di sfoderare una prestazione convincente per mettersi alle spalle il brutto momento che gli aveva consentito di totalizzare soltanto due punti nelle ultime sei partite precedenti.
C’è poco da dire sulla disastrosa débacle del Toro. Ne parla il nostro direttore che è ben più titolato del sottoscritto. Ma rendiamo merito all’Atalanta che inanella il secondo 7-0 di questa stagione, e che tra alti e bassi (vedi l’esclusione dalla Coppa Italia) continua a stupire e a rastrellare simpatie anche al di fuori del bergamasco. Siamo certi che il 19 febbraio tutta l’Italia calcistica si ritroverà a fare il tifo per la Dea quando scenderà in campo contro il Valencia nella partita di andata degli ottavi di Champions.
Nelle altre gare il Bologna si aggiudica il derby emiliano-romagnolo con la Spal per 3-1, il Milan batte per 1-0 anche il Brescia (terza vittoria consecutiva), mentre Sampdoria-Sassuolo e Fiorentina-Genoa terminano a reti inviolate.