Ricordate -mi rivolgo ai diversamente giovani – quando la maestra delle elementari doveva assentarsi per un po’ dalla classe? In genere, per farci stare tranquilli, chiamava uno alla lavagna, e gli diceva di segnare i Buoni & I Cattivi. E quell’uno, in genere, era sempre il più str**zo della classe… che si sentiva investito da un ruolo da padreterno. E ne abusava nel modo più vigliacco e sfacciato…
Vecchi ricordi, si dirà… roba da bambini, e da bambini e scuole d’altri tempi. Oggi, invece…
Oggi, a scuola, non si segnano più i Buoni e i Cattivi… è considerato anti-pedagogico. Assurdo. Inconcepibile.
Però lo si fa nella politica, e geopolitica, internazionale. Perché, dal crollo del Muro di Berlino in poi, c’è Qualcuno che questo ruolo si è arrogato. Senza neppure la necessità di un qualche “maestro” che gli conferisca l’incarico.
I Cattivi, oggi, vengono chiamati “Rogue States”. Stati canaglia. Ma il principio è sempre quello della lavagna. Gli Stati Canaglia vengono nominati a insindacabile giudizio del Primo della Classe.
Facciamo un paio di esempi. L’Iran è cattivo. Stato Canaglia per antonomasia. Quindi… sanzioni. E periodici bombardamenti, dei quali non ci viene data, dalla nostra libera stampa, quasi alcuna notizia. Comunque è cattivo. Gli ayatollah trattano da schifo le donne. Negano la libertà di espressione. E quindi è lecito mandare un drone ad assassinare un suo generale (Suleymani) senza alcuna dichiarazione di guerra.
L’Arabia Saudita, invece, è buona. È un regime feudale, proprietà privata della famiglia Saud. Applicazione della Sharia nella forma più rigida. Decapitazioni, lapidazioni… le donne velate da capo a piedi. Nessun diritto… in più i Sauditi stanno compiendo da anni un autentico genocidio degli uthi in Yemen. Ma sono buoni.
Viene il dubbio che ciò dipenda dal fatto che Riad ha appaltatato le sue ricchezze petrolifere a multinazionali anglosassoni.
Mentre uno dei primi atti di Khomeini fu scacciare le grandi banche americane e britanniche dall’Iran.
Comunque staremo a vedere. Il recente riavvicinarsi dei sauditi a Teheran e alla Siria (altro Stato Canaglia), il loro manifesto interesse per i BRICS, il non aderire alle sanzioni contro Mosca… potrebbe farli passare di colpo sull’altro lato della lavagna.
Chissà… magari qualcuno a Bruxelles a L’Aja s’accorgerà che lapidano le adultere e decapitano i gay…
La Russia? Cattiva, cattivissima…. l’Ucraina? Buona. Anche se il suo è uno dei regimi più corrotti del globo, guidato da un cocainomane che ha eliminato ogni opposizione e massacrato per sette anni impunemente le minoranze russofone…
La Russia è cattiva. Anche perché fornita di un, temibile, arsenale nucleare. Poco conta che non ne abbia mai fatto uso. Mentre qualcun altro… A Hiroshima lo ricordano bene. Anche a Nagasaki. E anche in Serbia un certo uso dei missili a uranio impoverito. Gli stessi che, oggi, vengono forniti al democratico buono che governa a Kiev.
Mi si dirà… ah ma tu sei filo-russo. Un amico di Putin…
No, semplicemente sono convinto che, nelle questioni internazionali, non esista il bianco e il nero. Non vi siano Buoni o Cattivi da segnare alla lavagna.
Vi sono interessi divergenti. Conflitti di potere… e necessari compromessi.
Ma se qualcuno pretende di decidere da solo, e con i suoi vassalli, cosa sia il bene e il male, si entra in un tunnel pericoloso.
Dal quale non si può uscire se non con l’annientamento dei cattivi. Solo che i “cattivi” cominciano ad essere troppi. E troppo grossi. E ben poco disposti a farsi annientare…
Forse bisognerebbe cominciare a pensarci. Forse eliminare questa lavagna. E magari tornare al “concerto delle Potenze” del vecchio Bismark.
Il suo mondo non era pacifico ed unito. Ma certo era meno pericoloso del nostro.
Un ultimo ricordo delle elementari. Quando il “capoclasse” esagerava, segnava troppi cattivi alla lavagna, questi lo aspettavano dietro l’angolo della scuola. Alla fine lezioni. E lo corcavano di legnate…