La magistratura torinese si scatena. Evviva, finalmente gli spacciatori staranno in galera e non verranno rimessi in libertà un quarto d’ora dopo essere stati fermati? No, non è questo. Allora saranno intervenuti contro la mafia nigeriana che organizza, anche, il racket dei questuanti? Macché. Sbagliato. I magistrati hanno inviato un avviso di garanzia al sindaco scadente Appendino ed al governatore regionale Cirio, oltre che ai predecessori Fassino e Chiamparino per non aver impedito l’inquinamento.

Pare, ma non è sicuro, che gli indagati non abbiano neppure impedito le grandinate sui fiori collocati sui balconi. E, addirittura, che non si siano impegnati per bloccare i temporali estivi mentre i torinesi erano ancora per strada.
Indubbiamente Torino ha livelli di inquinamento eccessivi. E la povera Valentina Sganga, consigliere comunale dei 5 stelle che governano (male) la città, si chiede cosa avrebbero dovuto fare di più. Dal momento che hanno penalizzato in ogni modo l’utilizzo delle auto private (e, intanto che c’erano, anche il mancato utilizzo, tanto per far cassa), hanno creato orribili piste ciclabili, hanno pedonalizzato. Eppure l’inquinamento è rimasto, anche durante gli arresti domiciliari per Covid.
Tutti, tranne l’assessore, hanno capito che non sono le auto a determinare l’inquinamento. E allora tutti ad incolpare le caldaie vecchie, in una città che ha il record di teleriscaldamento. E che ha l’aria irrespirabile anche durante i mesi in cui le caldaie sono spente. Saranno mica le ciminiere delle industrie rimaste? Vietato anche solo ipotizzarlo. Gli scarichi industriali fanno bene alla salute e non è neppure il caso di verificare.
Sarà mica l’eccessiva concentrazione di abitanti? I roghi tossici dei campi Rom? No, anche quelli non inquinano.
E allora cosa si poteva fare di più? Collocare una cortina d’alberi all’imbocco della Val Susa, da dove provengono la maggior parte dei venti? Sarà interessante scoprire le ricette dei magistrati. Magari proporranno di abbattere la collina per eliminare il tappo sul lato est, lasciando che l’inquinamento defluisca verso Asti.

Ma forse qualcosa i 5 Stelle avrebbero potuto e dovuto fare: cacciare in malo modo l’incapace che proprio loro avevano collocato al ministero della giustizia. Quel Bonafede che avrebbe dovuto riformare la giustizia e che si è limitato a dare ancora più potere ai giudici. Con questi inevitabili risultati.