Lo scorso anno, l’11 e 12 luglio, abbiamo avuto il grande onore di prendere parte ai lavori del Parlamento Europero di Bruxelles. Una delegazione di noi di ANCE Giovani è stata infatti presente in una full immersion per meglio comprendere come funziona la tanto discussa (spesso in maniera totalmente inconsapevole) Europa e soprattutto per poter portare avanti istanze su tematiche inerenti il mondo delle costruzioni e capire su cosa invece le varie commissioni stanno lavorando per il futuro della UE.
Durante la prima giornata abbiamo avuto modo di incontrare diverse figure istituzionali presso la sede di Confindustria. Ebbene sì, ha una sede presso la capitale del Belgio proprio per potersi confrontare quotidianamente con gli enti e poterne difendere gli interessi. ANCE, in quanto costola di Confindustria, è presente con dei propri dipendenti. Abbiamo quindi parlato di transizione ecologica, di modifiche sulle direttive riguardanti le prestazioni energetiche degli edifici (la tanto discussa normativa sull’obbligo dal 2030 di ristrutturare le abitazioni peggiori dal lato energetico ci era già stata illustrata in questa occasione e su di essa avevamo avuto modo di dare il nostro punto di vista), sulla tassonomia e sulla FIEC (Federazione dell’Industria europea delle Costruzioni) che raccoglie tutte le più importanti associazioni nazionali del settore delle costruzioni e di cui Domenico Campogrande, italiano, ne è Direttore Generale.
Il giorno seguente siamo stati all’interno del Parlamento, partecipando prima ai lavori della Commissione Ambiente (ENVI), poi incontrando prima l’Onorevole Danilo Oscar Lancini e poi l’Onorevole Massimiliano Salini. Nel pomeriggio, a conclusione dei lavori, siamo stati accolti presso la Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’UE (RPUE) dal Rappresentante Permanente Aggiunto Stefano Verrecchia, dove abbiamo riassunto le varie parole fatte in modo che anche a livello ambasciatoriale potessero fare da tramite alle nostre proposte.
Ogni viaggio ci fa tornare indietro con una seconda valigia, quella che riempiamo nella mente con le esperienze vissute. Cosa porto in Italia? La consapevolezza che esiste una politica che lavora, tanto, dove viene premiata la competenza, dove i giovani che davvero valgono hanno possibilità di fare strada anche sotto i 30 anni. Quando vi dicono che l’Europa è brutta e cattiva, non credeteci. E, se anche fosse vero, basterebbe partecipare ai lavori quotidianamente come tanti Onorevoli fanno, per poter provare a cambiare cosa non va.
Arch. Donato Iannece – Vicepresidente ANCE Torino