“Un oceano di silenzio scorre lento
Senza centro, né principio
Cosa avrei visto del mondo
Senza questa luce che illumina
I miei pensieri neri” (F. Battiato)
Sono una donna
Seduta su un trono
Accolgo senza fretta, senza affanno e con ricettività.
Nella potenza dell’ascolto in silenzio coltivo la mia intuizione lunare.
Ho compreso l’importanza delle pause,
sospensioni della mia anima.
Tengo un libro in mano, ma non leggo,
ascolto.
Senza movimento che distragga,
conscia del mio ruolo e del mio valore.
Ascolto l’altro
Ascolto il suono e il silenzio.
Elemento senza il quale il resto della creatività perde senso e vita.
Con l’orecchio sulla sabbia sto a sentire i passi che risuonano dal profondo della terra.
Ascolto, ma senza giudizio.
Con quel tipo di ascolto che rende possibile il binomio.
Il numero 2.
La carta che rappresento, la duplicità che rende possibile la continuazione della specie,
Il passo che consente il cammino.
Il mio incarnato bianco può far pensare alla morte.
Ma non è forse morte ogni interruzione del respiro che consente la ripresa?
Vivo nel qui e ora dell’anima, dove tutto può accadere.
Come l’attesa di chi si fa interpretare, ma mai definire.
Ascolto e accolgo.
Accolgo perché con lo sguardo vedo lontano.
Sono seduta su un trono con un libro e indosso la La Tiara.
Rappresento l’Universo femminile scisso dalla carnalità,
ma in attesa.
Dietro di me i melograni sono simbolo di fertilità.
Sono il femminile
presente in tutti
lo yin e lo yang in ciascuno di noi,
indipendentemente dal genere.
Sono una donna saggia.
So che non c’è saggezza senza vero ascolto.
Il fiato diventa infecondo e sterile.
Ho imparato a ricevere.
Nella mia ricettività conosco e interpreto il mio valore.
Sono fiduciosa nell’aprirmi e nell’attirare energia
Nel mio ascolto, so cosa voglio e accolgo chi me lo può offrire.
In base a ciò che ricevo do.
Se fossi un profumo
sarei quello dell’iris viola o giaggiolo di Sant’Antonio,
simbolo di sapienza.
Se fossi una pietra sarei una perla, meglio se grigia
stimolo di autostima e di femminilità, che comunica la saggezza, la dolcezza, la protezione e la sicurezza,
equilibrando gli aspetti del maschile e femminile.
Se fossi un simbolo sarei la retta, il primo sviluppo e la bacchetta magica.
“Sono colei che resta nel Tempio,
cerca il mio volto dentro la tua essenza”