La pandemia da covid ha rivoluzionato il mondo che tutti eravamo abituati a conoscere, con effetti negativi sulla sfera mentale e psicologica. A rilevarlo è uno studio italiano: l’onda lunga della pandemia ha prodotto notevoli ricadute sulla salute mentale. Lo dichiarano il 60% degli psicologi in un lavoro svolto dal Cnr-Irib di Messina in collaborazione con le Università della Calabria e della Magna Graecia di Catanzaro.
Diversi studi hanno considerato gli effetti del Covid-19 sulla sfera psichica. Tutte le ricerche scientifiche effettuate nell’ultimo anno sono concordi nell’indicare che la pandemia e le misure di quarantena stanno avendo pesanti ripercussioni sulla salute mentale. Questo ha portato al collasso i sistemi sanitari di molti paesi e, naturalmente, ha colpito gli operatori sanitari che combattono in prima linea. La maggior parte degli psicologi, a causa della pandemia, ha utilizzato le varie forme di modalità online per continuare il lavoro terapeutico sui pazienti. La maggior parte dei loro pazienti ha accettato con positività questa nuova modalità di rapporto clinico.
Il profilo più vulnerabile alle nuove forme di disturbi psicologici sono le donne, impiegate, con bassa scolarità, di età tra i 26 e i 45 anni, non sposate. I risultati di questo studio possono fornire strumenti importanti ai nostri politici per orientare al meglio gli interventi a sostegno della salute mentale. Sono infatti aumentate le richieste di aiuto di chi avrebbe bisogno di un sostegno per la salute mentale ma non può permetterselo. Sono necessari interventi strutturali nel pubblico. Nessun aiuto, dunque, è previsto per tutte quelle persone interessate a iniziare un percorso di sostegno psicologico o psicoterapico ma impossibilitate a farlo per motivi economici. In Italia è stata abbandonata l’idea alla base del Bonus Psicologo che era quella di creare dei voucher utilizzabili per pagare la prestazione professionale. Questo bonus poteva rappresentare una buona risposta al disagio psicologico dei cittadini non sostituendosi al Servizio Sanitario Nazionale.
Una riflessione necessaria per porre l’accento sull’invisibilità del tema della salute psicologica nel mondo politico e istituzionale.