I media di servizio, simboli del politicamente corretto, stanno facendo di tutto per mettere a tacere la vicenda Cirinnà. E non soltanto per i 24mila euro trovati nella cuccia del cane, nei grandi possedimenti di Capalbio. Chi, oggigiorno, non dimentica la mancia per la servitù nel box del cavallo da corsa, sotto il sedile della Ferrari, nel tender del giga yacht da 120 metri. E poi la senatrice piddina assicura che i soldi non sono suoi e che da tempo i servitori non pulivano quella cuccia del cane.
Il problema, per il popolo della sinistra, non è rappresentato da quel denaro, ma da tutto il contorno. A cominciare dalla grande tenuta di Capalbio. Perché Monica Cirinnà era quella che si faceva fotografare con il cartello relativo alla “vita di merda”. Non certo la sua, ovviamente, ma quella dei morti di fame, frustrati e repressi, che magari la votano. Però, per giustificare la sua scarsa attenzione per la cuccia del cane, adesso la compagna della gauche caviar ha fatto sapere al mondo che anche la sua vita in villa è diventata un inferno.
Perchè la cameriera, “strapagata” e addirittura messa in regola con i contributi, se n’è andata. E così la povera rappresentante del popolo della sinistra è costretta a cucinare, a lavare i piatti, persino a passare l’aspirapolvere. Un vero dramma esistenziale. Che, però, non è stato compreso da quella parte fastidiosa dell’elettorato piddino composta da lavoratori che non possono neppure permettersi una villa a Capalbio, due settimane alle Maldive, 10 giorni a Courmayeur per discutere con Fornero e Deaglio.
Già, gli straccioni si sono indignati per le frasi sulla cameriera ingrata. Qualcuno ha osato persino criticare le sacrosante vacanze a Capalbio. Questa parte del popolo della sinistra si è dimostrato migliore dei propri eletti, smentendo il luogo comune che ciascuno ha i politici che si merita. Ci si è resi conto, almeno in questa fascia minoritaria del Pd, che le lezioni di vita impartite tra una coppa di champagne ed una tartina di caviale sono estremamente fastidiose oltre che false e stupide.
Tra l’altro non sono ancora pervenute notizie di manifestazioni di femministe di Cortina che si sono inginocchiate per solidarietà con la povera Cirinnà. Che è indubbiamente una vittima: ha un marito eppure assicura di essere lei a spazzare e cucinare ora che anche la cameriera l’ha abbandonata. E se non è una violenza maschilista questa..