Troppi galli nel pollaio della politica (o pollitica?). Sarebbe già qualcosa, ma non si corre il rischio. Capponi a volontà, pulcini spaventati di perdere la protezione del bonifico mensile, galline che strepitano. Anche faine. Qualcuno che si crede una volpe, e non lo è. E poi la massaia di Washington, pronta a tirare il collo quando lo ritiene opportuno.
Il becchime in arrivo è in grado di accontentare gli appetiti più robusti. Tanto il costo lo pagheranno i sudditi, per generazioni. Dunque occorre rinfoderare gli spadoni, sotterrare l’ascia di guerra per poi andare tutti insieme a banchettare. O a becchettare. Almeno il nuovo galletto ha dimostrato di sapersi sedere a tavola con stile. Mica come il lìder minimo che si circondava di personaggi impresentabili.

E pazienza se il capo pollaio riesumerà alcuni dei dittatorelli precedenti. Ora non c’è più lo Stato Libero di Bananas. Ora c’è il governo dei Migliori. Una mano di vernice e gli Incapaci si trasformano in Migliori: miracoli del Paese dove tutto si può. Si può dimenticare il Britannia, si può dimenticare l’invasione, si può dimenticare il sovranismo sostituito dall’atlantismo, si può dimenticare l’amicizia con Putin; ma si può dimenticare anche la Via della seta, il sogno europeo, i bunga bunga, lo stalliere Mangano, il pericolo razzista, il rossobrunismo, il reddito di cittadinanza.
Chi ha la memoria più corta, vince. Una bella gara, tutti veri professionisti in questa specialità.
Le Borse ci credono, lo spread si riduce. Manca poco e sarà la Germania ad inseguire i titoli italiani. Perché, dopo la strategia del terrore mediatico imposto dal governo degli Incapaci, arriverà la strategia del sacrificio voluta dal governo dei Migliori. Basta ferie, basta con gli straordinari retribuiti: si lavorerà 10/12 ore al giorno ma pagate 8. E le spie da balcone si accontenteranno della paga di 6 ore, per dare il buon esempio.

Le vacanze scolastiche? Ridotte a un mese, bisogna recuperare dopo anni di Azzolina, Bussetti, Fedeli, Gelmini, Moratti.
Le aziende decotte? Chiuse subito. Padroni e dipendenti tutti ai lavori socialmente utili. Ristoranti e bar? Chiusi subito, distraggono le folle degli schiavi. Possono sopravvivere esclusivamente i locali riservati ai turisti stranieri, con la scritta “Vietato l’ingresso ai cani e agli italiani”. Però i cani stranieri possono entrare.
La produzione industriale deve essere indirizzata all’esportazione. Inutile dedicarsi alla moda per i sudditi locali che avranno a disposizione una tuta per casa ed una per il lavoro.
L’ammontare delle retribuzioni verrà deciso a Wall Street, sulla base delle esigenze delle imprese dei padroni nordamericani. Gli studi, in Italia, dovranno seguire i nuovi modelli politicamente corretti statunitensi. Basta con Dante, con il Rinascimento, con la storia greca e romana. Con gli inutili e scorretti poeti e scrittori dell’800. Le statue verranno abbattute, le cattedrali pure, tanto monsu Bergoglio non protesta.

E poi, tra un anno, Sua Divinità potrà salire al Colle in un tripudio di bandiere. La sua nomina alla presidenza sarà persino accompagnata da un giorno di vacanza per gli schiavi festanti.
Ed i polli? Finalmente al voto? Macché: in pentola, per un brodo corroborante.