Come in altre centinaia di piazze italiane, anche nella piccola Carmagnola, in provincia di Torino, venerdì scorso si è tenuta una manifestazione di protesta contro le decisioni contenute nel DPCM governativo varato il 18 ottobre scorso.
Un gruppo di commercianti e artigiani hanno lanciato un appello via social che nel giro di poche ore ha avuto centinaia di riscontri positivi. Ma erano in pochi a pensare che il sonnolento centro del torinese potesse ospitare una manifestazione di massa.
Infatti, all’ora prefissata, solo poche persone si erano radunate intorno a uno striscione nella grande piazza Martiri. Tuttavia erano molti i curiosi che si tenevano in disparte per vedere che cosa sarebbe successo.
Ma quando gli organizzatori hanno imbracciato un megafono e hanno iniziato ad esprimere ad alta voce il loro disagio per i provvedimenti che li hanno colpiti, la gente ha cominciato, piano piano, ad avvicinarsi. E poco per volta, intorno agli oratori improvvisati, si è raccolta una folla più che ragguardevole.
Erano presenti anche alcune autovetture delle forze dell’ordine, che si mantenevano a debita distanza allo scopo di controllare che tutto si svolgesse nel massimo ordine.
E infatti tutto è filato via liscio, senza il minimo disordine, con le distanze rispettate e le mascherine indossate da tutti i partecipanti.
Piccoli imprenditori, artigiani, commercianti, lavoratori dello spettacolo e ormai ex-dipendenti che hanno perduto il posto di lavoro, hanno espresso con toni semplici ma fermi non solo il proprio disagio e le preoccupazioni per un futuro che vedono nerissimo, ma soprattutto il loro disprezzo nei confronti di un governo che li ha tartassati e poi dimenticati.
La manifestazione, che era iniziata con il canto dell’Inno di Mameli, nasceva con uno spirito del tutto apartitico. Non c’erano bandiere, né tantomeno simboli di partito. Il Sindaco Ivana Gaveglio, che era presente a titolo personale, è stata invitata a prendere la parola, e lo ha fatto per portare il proprio saluto e per esprimere la solidarietà dell’amministrazione a organizzatori e partecipanti. Un breve saluto è stato portato anche da due amministratori.
Spiace perciò constatare che alcuni esponenti politici abbiano tentato di “mettere il cappello” sull’iniziativa prendendo la parola e approfittando di una situazione che sembrava loro favorevole. Un modo di comportarsi riprovevole che ha fatto storcere il naso a diversi partecipanti.
Va detto anche che nessun rappresentante dei partiti di governo, che a Carmagnola sono all’opposizione, era presente. Forse anche loro provano vergogna nei confronti dei loro vertici romani che hanno condannato alla rovina economica i piccoli esercenti delle città di provincia pensando che tutto il mondo sia Campo dei Fiori o la zona dei Navigli milanesi.
Il raduno si è poi sciolto in modo pacifico così come si era formato. I black block e gli agitatori forse erano tutti a Firenze…
La protesta dilaga. Non solo nelle grandi città. Anche Carmagnola in piazza

2 commenti
Buonasera, sono un consigliere comunale del centrosinistra a Carmagnola, capogruppo del PD.
Devo rettificare l’affermazione inesatta di Bartolo Collo, in quanto ero presente alla manifestazione. Ho ritenuto di non prendere la parola proprio per i motivi di opportunità indicati dall’autore. Sono certo che la svista é del tutto involontaria, con Bartolo ci conosciamo da anni e certamente l’uso della mascherina (rispettatto rigorosamente da tutti i presenti) e la poca visibilità dovuta all’ora serale ha causato l’imprecisione.
Saluti
P. Sibona (Carmagnola)
Chiedo scusa: non ti avevo visto.