E chi paga? Già, chi paga per un immobile comunale da assegnare alla questura di Torino per ospitare decentemente l’ufficio immigrazione? Lo ha chiesto – secondo la ricostruzione del sito Lo Spiffero – il sindaco Stefano Lo Russo direttamente al questore che lamentava la carenza di spazi per gli uffici. Domanda sacrosanta, visto che si tratta di strutture pubbliche, dunque di tutti i cittadini. Praticamente come buona parte degli stabili occupati abusivamente da centri sociali e affini.
In quei casi i cittadini non vengono difesi sul fronte della spesa pubblica. Né per l’utilizzo degli stabili e neppure per il costo dei servizi di energia, riscaldamento, acqua. Per non parlare della concorrenza sleale per le attività a pagamento che si svolgono all’interno delle strutture occupate.
Già, chi paga per tutto questo? Ed a chi spetterebbe metter fine alle occupazioni abusive? Alla questura? Al sindaco? Al tavolo dove sindaco e questore si ritrovano con il prefetto per discutere amabilmente sui problemi dell’ordine pubblico?
Beh, una soluzione ci sarebbe. Visto che negli stabili occupati nessuno si preoccupa dei costi a carico dei cittadini, il questore potrebbe mandare i suoi uomini a sloggiare gli occupanti abusivi, per poi occupare a sua volta l’edificio ed utilizzarlo per l’ufficio immigrazione. Il Comune incasserebbe la medesima cifra, cioè zero, e la questura avrebbe la sede richiesta senza spendere un centesimo.
Assurdo? Non più di restare a guardare, senza far nulla, le occupazioni abusive anche delle case private, le violenze, lo spaccio di droga.