Tra ripresa economica e semplice rimbalzo esiste una differenza neppure troppo sottile. Così, dopo che la pessima gestione della pandemia da parte della banda Speranza aveva fatto crollare il Pil dell’8,9% nel 2020 sul 2019, il prodotto interno lordo italiano nel primo trimestre 2021 ha fatto registrare una crescita sul trimestre precedente dello 0,2% e, secondo il dato provvisorio diffuso dall’Istat, nel secondo trimestre vi è stata una crescita del 2,7% sul primo trimestre. La variazione acquisita per il 2021 è pari al 4,8% ed è sostanzialmente in linea con le previsioni dell’Istat che, per l’intero anno, ha ipotizzato un recupero sul 2020 del 4,7%.
Se la previsione dell’Istat si realizzerà – sottolinea Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – l’indice annuale con base 100=2007 (anno precedente la crisi dei mutui sub-prime) relativo al 2021, dovrebbe salire a quota 91,66 da quota 87,54 del 2020 (+4,12 punti), con un ritardo di 4,47 punti su quota 96,13 del 2019. Dunque per compensare gli effetti della banda Speranza occorrerà attendere il 2022. E si rimarrà comunque al di sotto dei livelli del 2007 mentre tutti le principali economie mondiali hanno da tempo recuperato gli effetti della crisi di quasi 15 anni orsono.
La ripresa – aggiunge Quagliano – non sta interessando con la stessa intensità tutto il sistema economico italiano. Vi sono infatti settori particolarmente importanti per l’economia del nostro Paese in fortissimo ritardo, come quello dell’auto che vede le immatricolazioni ancora in forte calo: -18,3% sul primo semestre del 2019.
1 commento
Sono un agente di commercio e pertanto conosco bene il mercato e le industrie italiane.
Posso affermare con sicurezza che in Italia la situazione economica è decisamente peggiorata ed anche dopo questo inizio 2021 è sempre molto grave e non c’è la possibilità di recuperare quanto si perso.
Purtroppo chi ci governa vorrebbe fare credere che la situazione è rosea che ci avviamo verso la normalità
QUESTA E’ UNA GRANDE BUGIA, PERCHE’ TUTTI GLI ITALIANO VEDONO CHE SONO GIA’ STATE CHIUSE MOLTISSIME AZIENDE PICCOLE E GRANDI, ALTRE SI SONO TRAFERITE ALL’ESTERO
I giornali in Italia sono in maggioranza filo governativi, quindi comunicano solo notizie false.
DRAGHI obbedisce agli ordini dell’Europa e quindi non permette la ripresa economica, che sarebbe possibile unicamente con un deciso taglio della tassazione delle imprese, per evitare chi traferiscano tutte all’estero !!!
Abbiamo un governo composto da ignoranti e sfaccendati di sinistra e quindi non sono in attuare soluzioni adeguate per riportare le aziende in Italia.
ALL’ESTERO LA TASSAZIONE MENO DELLA META’ DI QUELLA ITALIANA !!!!!