Abbiamo intervistato Njadir Helgrindr, Madre Generale, all’interno dell’Ordine Templare, dell’Ordine femminile rinato sotto il nome “La Rosa e la Spada”
1 Quando è stata insignita della carica di Madre Generale dell’Ordine femminile “La Rosa e la Spada”?
In data 21/12/2020, ossia quando l’attuale Gran Maestro (erede di Monsignor Gregorio Baccolini) decide la rinascita e la continuità dell’Ordine “I Poveri Cavalieri di Cristo del Tempio di Salomone” e, per autocefalia, la nascita dell’Ordine femminile rinato sotto il nome di “La Rosa e la Spada”.
2 Quali sono esattamente le sue funzioni?
In quanto Madre Generale, oltre a compiti amministrativi e organizzativi inerenti all’Ordine stesso, conferisco con gli alti gradi dell’Ordine maschile al fine di contribuire alla definizione e al mantenimento degli scopi dell’Ordine nel suo complesso, essendo gli stessi comuni.
3 Può spiegarci le origini dell’Ordine femminile all’interno dell’Ordine templare?
In realtà, sebbene non sia molto noto, il primo Ordine militare femminile riconosciuto risale al 1149 laddove il conte di Barcellona, Raimondo de Berenguer, informato del coraggio di alcune donne, scese in battaglia per salvare la città di Tortosa dagli arabi, le omaggiò con la costituzione di un vero e proprio Ordine cavalleresco denominato “Ordine dell’Ascia” o del “Passatempo”. Sebbene la regola dell’Ordine del Tempio (Concilio di Troyes del 1129) assumesse un atteggiamento monastico tradizionale nei confronti delle donne, durante il dodicesimo e il tredicesimo secolo, alcuni testi menzionano l’ammissione di donne non come tradizione ma come eccezione. Successivamente una disposizione alla Regola, aggiunta verso il 1300 d.C., consentì ai Cavalieri di ricevere servizi di supporto dalle donne ogni volta che veniva concessa un’autorizzazione. Manoscritti antichi provano anche che nello stesso periodo, l’Ordine Templare acquistò dei monasteri femminili. Le donne erano dunque considerate uguali, sebbene venerabilmente diverse, e ricevettero titoli alternativi, guadagnando il titolo di Dame.
4 Com’è organizzato l’Ordine femminile e in che rapporti sono il ramo maschile dei Templari e quello femminile?
L’Ordine femminile è retto da una Madre Generale e al suo interno sono presenti varie cariche che assolvono, insieme alla stessa, ai compiti amministrativi e organizzativi dello stesso. Può essere considerato come una realtà parallela che opera all’interno dell’Ordine maschile. Seppur dotato di autonomia, le sue componenti obbediscono alla gerarchia interna che fa capo all’attuale Gran Maestro Dario Blengio. I lavori dell’Ordine si svolgono, infatti, senza divisione alcuna tra i Cavalieri e le Dame, essendo gli obiettivi e gli scopi identici.
5 In che rapporto è con la Chiesa Cattolica, con le altre Chiese cristiane e con le altre religioni?
L’Ordine è iniziatico, sebbene siano affrontate anche tematiche essoteriche e non solo esoteriche, e segue una linea ortodossa. Ciò implica il totale rispetto per qualunque credo o religione sebbene sia totalmente distaccato da qualunque forma religiosa. L’obiettivo principale è crescere all’interno di una libertà di pensiero che porti l’adepta verso una propria evoluzione personale. Connotandosi come un’istituzione associativa ove si ritrovano, riuniscono e ricollegano le principali tradizioni esoteriche ed essoteriche collegate al templarismo, l’Ordine intende preservare una caratteristica di universalità. E’ dunque una realtà dogmatica, liberale e aperta a ogni donna o uomo, senza distinzione di etnia, di credo politico o religioso.
6 In termini di partecipazione alle attività dell’Ordine Templare, quanto è ampio il ruolo dell’Ordine femminile e qual è la sua importanza?
Non vi è differenza alcuna nella partecipazione all’Ordine tra Dame e Cavalieri, né vi sono pratiche o insegnamenti indirizzati verso l’uno piuttosto che l’altra.
7 Quali sono i requisiti per accedere all’Ordine femminile?
Essere una donna di buoni costumi e avere uno spiccato interesse verso quelle tematiche filosofiche, storiche o esoteriche volte alla conoscenza di sé stessi. L’assenza di curiosità e della voglia di crescere e migliorarsi renderebbero la candidata non adatta agli scopi dell’ente, così come l’incapacità di lavorare in gruppo essendo fondamentale lo spirito di “fratellanza” e di “aiuto” tra i membri dell’Ordine.
8 Quali sono gli scopi che si prefigge l’Ordine femminile?
Sono almeno tre. Il primo è, come detto, fornire gli strumenti e le chiavi per affrontare un cammino iniziatico volto alla conoscenza di sé stessi al fine di giungere alla propria realizzazione come essere umano. L’ingresso, tramite iniziazione, prevede un cammino che porterà le entranti a divenire col tempo, e secondo la predisposizione di ognuna, Dame del Tempio. Tale cammino prevede un insegnamento sulla storia e le simbologie del templarismo oltre a un percorso personale intimo e profondo. In secondo luogo, l’Ordine non si esimerà dall’attivarsi nel campo del sociale affinché tutta la comunità possa beneficiarne. In terzo luogo, vi sono progetti di studio e ricerca in ambito templare che prevedono anche lo studio di testi inediti, scritti del Monsignor Gregorio Baccolini oltre a documentazioni varie appartenenti all’Ordine primigenio fondato dallo stesso.
9 Che contributi positivi pensa che l’Ordine femminile possa dare in campo spirituale, culturale, sociale e politico?
La politica non si confà allo scopo dell’Ordine né diviene mai oggetto di dibattito all’interno dello stesso. In ambito culturale, anche se non nell’imminenza, sono previsti degli interventi rivolti anche ai profani al fine di condividere lo scopo dell’Ordine e i suoi obiettivi. In ambito sociale sono previste, con lo strutturarsi dell’Ordine rinato da poco, attività volte a sostenere, tramite beneficenza, realtà in difficoltà. In ambito spirituale l’obiettivo è quello di ridare luce a tematiche esoteriche originarie, vecchie di millenni, e che hanno interessato i Cavalieri Templari sin dalla loro nascita. Oltre ad avvalersi quindi d’insegnamenti di vario genere, sono previste delle cerimonie rituali tramite le quali si invitano le iniziate alla conoscenza di sé stesse e degli spazi di ritrovo comuni atti al confronto e alla condivisione. Appare ovvia la conseguenza che persone “migliori” possano adoperarsi per una società “migliore”.
10 Più precisamente, ritiene che l’Ordine femminile possa incidere positivamente e in profondità nei rapporti tra uomo e donna, contribuendo all’evoluzione della parità, rendendo la differenza tra loro una risorsa in positivo, contribuendo a mettere fine a un conflitto sterile, insensato e ingiusto, che ha nel femminicidio il suo apice più orrendo?
Onestamente parlando, all’interno dell’Ordine vige il più grande rispetto per le Dame e per i Cavalieri, lontano da discriminazioni o pensieri che potrebbero attuare la discriminazione stessa. Dire pertanto che lo scopo dell’apertura dell’Ordine femminile sia stato questo lo trovo fuorviante. Direi piuttosto che laddove si dialoga con l’anima di un essere umano, l’involucro fisico perde d’importanza, proprio nello stesso modo in cui passano in secondo piano le differenze etniche, religiose o i pensieri politici. Queste differenze, profane, sono lasciate fuori dalle colonne del Tempio all’interno del quale vige soltanto unione, fraternità, condivisione e supporto. Detto ciò, mentre molti Ordini iniziatici si sono mossi per l’accettazione delle donne tra le loro fila, ne esistono ancora alcuni di stampo esclusivamente maschile. Sicuramente il nostro attuale Ordine Templare, avendo reso operativa una realtà femminile – e di questo ringrazio Monsignor Baccolini in primis e l’attuale Gran Maestro a seguire – invierà ulteriori segnali a quelle realtà laddove vige ancora una discriminazione dei sessi ormai obsoleta e fuorviante.
11 Quali sono le iniziative presenti e quali saranno quelle future dell’Ordine femminile?
Al momento non sono previste iniziative che vadano oltre le colonne del Tempio, sia per l’emergenza Covid che ha ristretto notevolmente le possibilità di organizzazione di eventi, sia in quanto, come accennato prima, essendo l’Ordine rinato da poco, necessita di impegnarsi all’interno, per creare solide basi per il futuro.