Tutti a festeggiare il ritorno a scuola. Non proprio tutti. Chissà la felicità dei bambini genovesi costretti a scrivere inginocchiati per terra per mancanza di banchi. La prossima volta Azzolina fornirà anche i ceci da mettere sotto le ginocchia. Ma se tutti i servizi tv hanno puntato sul rispetto delle regole in aula e nei corridoi, quasi nessuno si è occupato di ciò che è successo prima e dopo. Abbracci, baci, pacche sulle spalle, vicinanza senza mascherine. E, prima ancora, affollamento senza controllo su tram e autobus. Idem all’uscita da scuola.
Dunque per gli esperti a gettone i rischi si corrono solo quando si varca il portone dell’istituto scolastico. Se sui mezzi pubblici non c’è distanziamento, va bene lo stesso. Se i ragazzi si ritrovano il pomeriggio per studiare insieme, o per divertirsi, non succede nulla. Ma se vanno in cortile insieme, il contagio è garantito. E poi sono arrivati i sedicenti esperti dell’Oms a prospettare un ottobre ed un novembre in cui moriremo tutti, o quasi. Morti, ricoverati, chiusure. Per fortuna gli esperti erano quelli che, in primavera, vietavano di andare a passeggiare nei parchi perché era pericoloso e che ora, al contrario, spiegano che i rischi aumenteranno perché si dovrà stare al chiuso. Una garanzia, gli esperti..
Prima o poi, però, anche gli esperti a gettone dovranno smettere di propinare menzogne e assurdità. Si accetta l’idea che sugli autobus e sui treni si possa viaggiare ammucchiati, perché non è possibile fare altrimenti. Manca la possibilità di spostamenti di massa con altri mezzi. Ed il taglio dei posti farebbe fallire le aziende. Però in seggiovia, completamente aperta, bisogna stare distanziati. Non ci sono rischi a lavorare appiccicati, perché se no salta del tutto l’economia del Paese, ma è rischioso andare allo stadio o a bere una birra con gli stessi colleghi con cui si è lavorato, fianco a fianco, per ore.
Nel frattempo si prosegue con aiuti a pioggia, bonus che non arrivano, promesse non mantenute. Qualcuno si inventerà malattie dei pargoli per non mandarli a scuola, altri si inventeranno sintomi personali per non andare a lavorare. Tanto i renitenti alla vanga devono essere mantenuti, e pure applauditi perché, immobili sul divano, non contagiano i nonni che non vedono da anni..