Sabato 23 giugno 2018 alle ore 10,30, presso l’Aula Magna dell’Ospedale CTO di Torino, si terrà la presentazione ufficiale di un interessante Progetto di umanizzazione che pone l’Arte del Maestro Enzo Tomaso Oliva come strumento di benessere per il corpo e per la mente attraverso il suo straordinario percorso con le Neuroscienze e la Neuroarte.
Il suo contributo alla scienza gli è valso il riconoscimento di caposcuola del movimento Microcellulare da parte dell’Accademia Italiana d’Arte nel Mondo.
Nei cinquant’anni di attività e di studi, Enzo Tomaso Oliva ha cercato di fondere la sua cultura letteraria e artistica sviluppando una dimensione che oltrepassa il vero fino a raggiungere lo spazio delle neuroscienze.
Come pittore, attraverso la sua personale ricerca, è riuscito ad esprimere con tutte le sfumature dei colori nelle sue opere, le visioni interiori dell’umanità per mezzo dei meravigliosi itinerari della microcellularita’.
Esiste da sempre un dibattito sulle differenze tra l’arte e la scienza circa le loro pratiche metodologiche e le loro finalità conoscitive. Secondo Eric Kandel, premio Nobel nel 2000 per la medicina, le neuroscienze quanto l’arte astratta si pongono le stesse domande e obiettivi sull’esistenza umana e condividono le stesse metodologie. Nel momento in cui il cervello attribuisce un valore estetico ad un’opera d’arte innesca meccanismi che attivano le aree motorie.
Gli studi dedicati alla relazione tra neuroscienze ed arte potrebbero in futuro svelare i meccanismi coinvolti in alcuni deficit sociali e comunicativi connessi con la simulazione, come l’autismo o a malattie del cervello come l’Alzheimer perché di fronte ai limiti dei trattamenti farmacologici nei disturbi involutivi è necessaria una metodologia diversa da quella tradizionale.
Gli studi sulla plasticità neurale dimostrano che quando un’area viene prevalentemente coinvolta dalla malattia, è possibile utilizzare le altre seguendo il percorso delle terapie espressive. Indagando sull’arte è possibile scoprire nuovi aspetti della nostra mente e del nostro cervello, un’opera d’arte diviene così uno strumento d’indagine scientifica .
Approfondendo alcuni aspetti della fisiologia e delle funzioni del cervello si è arrivati alla conclusione che l’origine di alcune percezioni elementari e comuni in ognuno di noi, si attivano in modo analogo quando siamo di fronte al medesimo oggetto, permettendoci di comunicare impressioni ed emozioni profonde attraverso il linguaggio universale delle opere d’arte.
Il concetto di arteterapia è recente ma le sue origini hanno radici antiche e vanno rintracciate nello storico ricco rapporto tra cultura e arte. La sperimentazione artistica può apportare un contributo importante anche per persone che soffrono di varie patologie rendendo fruibile l’arte alle persone con disabilità fisiche e sensoriali. Gli aspetti più sublimi dello spirito e dell’anima umana possono essere espressi solo per mezzo dell’astrazione perché l’osservatore attraverso simboli, colori e immagini astratte ha un’elaborazione di tipo associativo ed emozionale. L’essenziale si articola nelle complessità delle correlazioni che intercorrono tra i meccanismi neuronali e i processi psichici, innescando un processo interpretativo dell’opera d’arte.
Il valore pittorico di Enzo Tomaso Oliva, grazie al suo carattere sensibile, non è solo legato a fattori ispirativi ma è strettamente connesso a riflessioni culturali e a motivazioni di natura interiore. Il suo equilibrio e il suo amore verso il prossimo lo si trova negli splendidi colori delle sue opere da cui traspare una profonda tensione emotiva, capace di rendere ogni suo quadro il risultato di uno stato d’animo.
Nelle parole che dedica a questo evento traspare la sua grande dimensione umana: “Sabato 23, presso l’Aula Magna del CTO di Torino, riaffioreranno tanti ricordi dei miei 40 anni di vita e lavoro iniziati nel 1965 all’apertura del CTO dove, dopo pochi anni inaugurai l’associazione Amici del CTO con cui, attraverso varie iniziative come la biblioteca ad uso gratuito dei degenti, la formazione del Football calcio CTO e concorsi di pittura, cercai sempre di portare momenti di aggregazione e di solidarietà all’interno di questa grande Azienda ospedaliera…la mia seconda famiglia”.
Le opere del maestro Oliva verranno esposte – in forma permanente- presso gli spazi dedicati nei vari ospedali della Città della Salute – CTO, Molinette e Regina Margherita.