I sondaggi diventano sempre più impietosi nei confronti dei mini partiti anti sistema. In pratica non offrono chances di sopravvivenza alla flotta di disperati pirati che non hanno capito nulla della comunicazione politica. Innanzitutto perché, come sempre guidati da aspiranti ducetti, non hanno avuto la capacità di coalizzarsi, come se le barriere delle percentuali non esistessero. Io sono più No Vax di te! Sì, ma io ho fatto più manifestazioni contro il Green Pass.
Certo, la gestione del Covid è stata la cartina di tornasole del funzionamento del Grande Fratello e del suo Ministero della Verità. Ma qual è stata la risposta in grado di trascinare gli elettori in questa corsa verso il 25 settembre? Dilettanti allo sbaraglio. E neanche tanto sbaraglio perché hanno preferito confrontarsi all’interno dei rispettivi gruppi su whatsapp o Facebook. Con un’utilità pari a zero. Perché non c’era nessuno da convincere. Anzi, in alcuni casi sono riusciti anche a litigare all’interno dello stesso gruppo.
Quanto al mondo esterno, lo si è ignorato. Tutti rigorosamente autoreferenziali. Cosa perdiamo tempo e denaro per farci conoscere su altri mezzi di comunicazione? Per raggiungere chi? Ecco, se non sai neanche chi sia il tuo target, puoi proprio abbandonare l’idea di fare politica. Forse non era neppure chiaro che si tratta di elezioni politiche, per scegliere una linea di governo in politica estera, interna, economica, culturale. Non è solo una scelta per chi deve sostituire Speranza.
Non che vada meglio agli altri partitini. Fuori dai giochi, e non è per nulla sorprendente, c’è anche il partito vinavil di Giggino Di Maio. E fuori la Bonino e Della Vedova, fuori i centristi alleati con la destra. Ce la farà Calenda in alleanza con Renzi, ma con prospettive molto più limitate rispetto alle presunzioni iniziali. In pratica i centristi di sinistra e quelli di destra, messi insieme, restano lontani dal 10%. Ce la dovrebbe fare la sinistra verde, con il consueto risultato misero ed inutile. O forse utile per far capire che stanno sbagliando tutto.
Eppure, se si guarda alle campagne elettorali di ciascuno, non si trovano tracce significative. Banalità che possono funzionare per i partiti maggiori, che hanno la forza di far credere che il blocco navale fermerà i clandestini o che l’arrivo dei clandestini salverà la pensione degli anziani. Ma gli altri, se accettano la sfida della banalità sono giustamente destinati a sparire. Senza neppure ambire ad essere ricordati.