È graziosa, magari con uno sguardo non proprio dolce. Ma Chiara Appendino non assomiglia alla strega di Biancaneve. Però, proprio come Grimilde ha preparato la mela avvelenata e l’ha consegnata al Pd. Che non sa se addentarla o lasciarla cadere andando ad inquinare il terreno (e in un periodo di moda “verde” può essere pericoloso).
Dunque il sindaco scadente pentastellato insiste per un accordo tra grillini, piddini e contorni vari. La base del Pd subalpino si infuria ma i circoli romani se ne fregano dei mal di pancia torinesi. Però i contorni vari alzano la voce. Calendiani, renziani, Più Europa e moderati minacciano di abbandonare la sinistra coalizione se si arriva ad un accordo al primo turno. Se, invece, l’accordo si stringe per il ballottaggio, allora va tutto bene: in quei 15 giorni i 5 Stelle diventano un Sole che splende, si passa all’uno vale due o forse tre, le piste ciclabili sono una figata, la Tav puzza e le Olimpiadi sono una boiata pazzesca.

Perché se Parigi valeva ben una messa, Torino vale anche la guerra alla circolazione privata. In 15 giorni di ballottaggio si possono dimenticare 5 anni di critiche feroci.
Tutto pur di non far vincere il centrosinistra mascherato da centrodestra, con il volto di Damilano ed una squadra che sarebbe perfetta per Lo Russo, candidato in pectore del Pd. D’altronde se non è il Pd a suicidarsi, Damilano non vincerà mai. Perché la sua voglia di entusiasmare la destra è pari a zero. E non è che vada molto meglio con Forza Italia, che sogna di rimettere in gioco Porchietto. Ma il centrosinistra mascherato piace ad Osvaldo Napoli: una garanzia, ma di sconfitta, a maggior ragione ora che l’eterno abbronzato si è spostato da Fi a Cambiamo (Toti).

Forse una sconfitta voluta. Meglio ancora se fosse una disfatta, come alle ultime elezioni, alle penultime, alle terzultime. Così si avvierebbe una resa dei conti all’interno di una coalizione che a Torino non funziona. E magari sarebbe la volta buona per una resa dei conti all’interno di ogni singolo partito. Perché le correnti sono buone e giuste, ma le invidie personali sono assolutamente sterili.