Il Marocco si sente offeso dal comportamento di Madrid in relazione alle cure prestare ad uno dei leader del Fronte Polisario. Così spedisce nell’enclave spagnola di Ceuta 8mila clandestini. Ed il governo sinistro di Sanchez cosa fa? Spedisce i carri armati ed in mezza giornata rimanda in territorio marocchino metà degli invasori. Senza perdere tempo a valutare diritti e condizioni per ottenere asilo. I pagliacci delle associazioni pro invasione dell’Onu non strillano e se qualcuno strilla non frega niente a nessuno. A partire dai magistrati iberici che sono pagati per tutelare i cittadini spagnoli.

Erdogan si sente offeso dalle dichiarazioni di Sua Divinità Draghi e fa partire i barconi dalle coste libiche, spedendoli in Italia. E la sinistra Lamorgese cosa fa? Spalanca i porti ai barconi, alle Ong, a chiunque voglia invadere l’Italia. Respingimenti? Manco a parlarne! Meglio evitare che il partito anti italiani protesti e intimi agli alleati di abbandonare il governo. Meglio evitare che qualche magistrato si scateni con un altro processo politico. Venite, venite! Avanti c’è posto.
A complicare la situazione interviene pure il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel: “L’Europa non si farà intimidire”. Bravo, ma solo a Ceuta, evidentemente. A Lampedusa ci si può fare intimidire. Anche sulle altre coste italiane. Forse il problema della timidezza è legato all’utilizzo dei carri armati spagnoli, mentre le motovedette italiane non servono per evitare gli sbarchi ma per facilitarli.
O forse “l’Europa non si farà intimidire” è rivolto proprio all’Italia. Perché l’Europa, a fronte del piagnisteo di chi vorrebbe ridistribuire gli invasori, ha detto e ridetto al sinistro governo di Roma che i clandestini devono essere rimpatriati, non suddivisi tra gli altri Paesi. E se l’Italia dei buonisti e del politicamente corretto si rifiuta di rimandare indietro chi non ha il diritto di restare, le conseguenze sono esclusivamente italiane. Mentre la Spagna, che apre il portone di Ceuta e rispedisce al mittente gli invasori, ottiene la piena solidarietà.

Qualcuno ricorda quali erano i giornalisti italiani che raccontavano la barzelletta del ritrovato prestigio internazionale dell’Italia? O forse non era una barzelletta ma solo una squallida menzogna?