La Seconda Guerra Mondiale fu una delle guerre più cruente mai avvenute, ma una vicenda particolare e poco conosciuta riguarda i soldati fantasma giapponesi. La data della fine dell’ultimo conflitto mondiale si fa risalire al 1945, anno della vittoria degli alleati e della capitolazione dello stato nipponico. Ma per alcuni soldati dell’esercito giapponese non fu così. Molti militari si nascosero nella giungla e nelle foreste e non furono mai avvisati della fine del conflitto.
I zan-ryū Nippon hei o soldati fantasma
I soldati fantasma giapponesi o ultimi giapponesi non sono certamente un caso isolato. Attualmente si contano 127 militari abbandonati a sé stessi a combattere una guerra già conclusa. Ma è doveroso partire dall’inizio e fare mente locale sulla società e sugli usi giapponesi. La cultura nipponica è basata su due capisaldi: la disciplina e il rispetto delle autorità. Allora vigeva una rigida cultura militarista, la quale riteneva fortemente disonorevole la resa al nemico. Per questo motivo e per la conformazione territoriale dello Stato, formato da giungle e piccole isole, i soldati fantasma rimasero nascosti per anni. Tra gli anni ’40 e gli anni ’50 decine di militari vennero ritrovati nelle giungle di Guam, nelle Filippine e in Indonesia, molti dei quali convinti che il conflitto mondiale non fosse mai finito.
Teruo Nakamura, il più famoso dei soldati fantasma
Teruo Nakamura era un soldato giapponese nato a Taiwan. All’epoca si arruolò nell’esercito e combatté nell’isola di Morotai, in Indonesia. Nel 1944 l’esercito nipponico venne sconfitto e gli alleati presero il controllo dell’isola. Tuttavia, Nakamura e altri compagni si nascosero per proseguire la battaglia. Il gruppo di soldati continuò a nascondersi fino agli inizi degli anni ’50, quando Nakamura decise di allontanarsi dagli altri. Nel 1956 costruì una capanna e continuò a vivere sull’isola per 18 anni, senza che nessuno si accorgesse della sua presenza. Intanto, mentre nel 1974 il soldato venne dichiarato morto in guerra, un pilota notò la presenza della guarnigione sull’isola. La polizia arrestò il soldato fantasma che tornò così ufficialmente in patria nel 1974. Senza sapere che la Seconda Guerra Mondiale fosse finita da tempo.
Shoichi Yokoi, un militare nascosto sull’isola di Guam
Inviato sull’isola di Guam dall’Esercito imperiale giapponese, Soichi Yokoi combatté contro le forze degli alleati dal 1941. Quando l’esercito avversario vinse la battaglia e prese possesso dell’isola, Yokoi si nascose in una grotta nella giungla. Uno degli ultimi giapponesi scoprì della fine della guerra nel 1952, ma restò nella grotta per quasi 28 anni. Il soldato rimase da solo 8 anni prima del suo ritrovamento e passò il tempo utilizzando gli utensili della sua dotazione militare e dei suoi compagni. Una volta tornato in Giappone dichiarò di provare vergogna a ritornare vivo, ciò nonostante venne accolto come un eroe in patria.

Hiroo Onoda: il soldato che sopravvisse 30 anni nella foresta
Le forze dell’ordine trovarono qualche mese prima di Nakamura un altro soldato: Hiroo Onoda. Un combattente che sembrava non accettare la sconfitta del Giappone e la fine della guerra. La storia di Onoda fu decisamente più complessa. Per anni lui e altri soldati trovarono immagini e lettere dai famigliari che intimavano ad arrendersi, visto che la guerra era cessata da tempo. Ma Onoda e i compagni continuarono a combattere, ritenendo i documenti dei falsi appositamente inviati dai nemici per indurli alla resa. Con il passare dei giorni, i compagni di Onoda perirono e lui rimase da solo. Il soldato fantasma restò 30 anni in solitudine, convinto che la guerra non si fosse mai conclusa.