Lo sapevate che il solletico, quella sollecitazione inizialmente di piacevole divertimento che ti porta a sganasciarti dalle risate, può diventare – se prolungato in posizione immobile – un metodo di tortura fino alla morte del soggetto per asfissia o infarto cardiaco?
C’è, a mio avviso, un altro tipo di stuzzicamento non limitato alle ascelle e alle piante dei piedi, che può tramutarsi in furore verso chi lo pratica, con il rischio concreto di passaggio alla violenza più atroce: è il solletico psichico.
Questo si manifesta quando leggi, ad esempio, i decreti di Conte: da un minuto all’altro in piedi e seduti per l’aperitivo; oppure pensi ai banchi con le rotelle dell’Azzolina, simbolo di quelle che mancano a lei; o ancora, noti la scoperta dell’aspirina dallo studio delle luminarie del comitato tecnico- scientifico; o i dati fantasmagorici degli epidemiocomici governativi; o leggi, sulla pagina di Louis of Maio, degli attentatori austriaci sbarcati a Lampedusa; o senti il virologo Pregliasco, apostolo onanista, che consiglia il fai-da-te per il rischio accoppiamento; o scopri che Trump disprezza la verità dei fatti ed è un pericolo per la democrazia, secondo Vincenzo Milanesi.
Insomma, che tu apra il giornale o accenda la radio, c’è sempre qualcuno che ti solletica l’inconscio e di porta allo sbellicamento psichico. Ci sta. In un circo parlamentare, in un anfiteatro informativo, in uno spiazzo statistico, dopo il ruggito della belva addomesticata, le contorsioni degli equilibristi e i numeri dei giocolieri viene sempre il tempo dei buffoni e dei ridicoli saltimbanchi.
Però, il tempo delle rappresentazioni è limitato, come definita è la tempistica del solletico. Quando il riso si trasforma in angoscia, e questa in dolore, il divertimento sfuma e la rabbia prevale. Allora, ciò che prima era un divertimento affettivo e relazionale da parte di una persona spiritosa si trasforma in odio verso un persecutore, ed una palese aggressività verso colui che insiste sadicamente nella sua azione.
La comicità, signori della farsa politica, è finita. Le vostre storielle da intrattenimento e le vostre figurazioni circensi hanno stufato. Il riso si è trasformato in ghigno e le rappresentazioni in danze macabre.
Come Pennywise muore, e con esso il simbolico It, col cuore estirpato nella profondità delle fogne, così finiranno i comici torturatori dell’ancora per poco Club dei perdenti.
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