Parallelamente alla crescita del mercato digitale, stanno aumentando anche i prodotti contraffatti.
I recenti sequestri in Italia ed all’estero di mascherine, di disinfettanti per mani e di test contraffatti per diagnosticare il COVID-19, ne sono un esempio.
Sul mercato i vaccini anti Covid non sono ancora disponibili, ma le versioni contraffatte made in Cina circolano già sul web da settimane. Prodotti farmacologici pericolosi, non testati e privi di certificazioni comunitarie, che nelle prossime ore potrebbero arrivare in Italia. A lanciare l’allarme è stato il direttore centrale dell’agenzia delle Dogane, Marcello Minenna, che ha intensificato il monitoraggio dei carichi navali e aerei diretti nel nostro Paese. Nel mirino, però, come detto sono soprattutto le piattaforme di e-commerce.
La domanda attuale è fortemente incentrata nella ricerca di dispositivi farmaceutici per arginare il virus, è scontato che il mercato sia oggi inondato da questi prodotti falsi, così come c’è da aspettarsi che, passata la fase acuta di emergenza, i contraffattori si dedichino alla vendita di medicinali falsi destinati al trattamento del virus.
La minaccia della contraffazione sul web non riguarda solo i settori collegati con la pandemia; infatti, già prima dell’inizio della crisi, il mercato dell’e-commerce ed i vari market place pativano il problema delle inserzioni non originali.
Ora, però, l’aumento delle vendite online sta contribuendo ad allargare la casistica per cui, oltre a calzature, abbigliamento, gioielli e dispositivi elettronici non originali, sono sempre più frequenti le inserzioni di alimenti, vini e super alcoolici contraffatti.

Uno degli aspetti più pericolosi dell’e-commerce per i consumatori è quello di rimanere vittima della contraffazione sul web. Per evitare spiacevoli sorprese il consumatore deve accantonare l’acquisto impulsivo, riservando il giusto tempo ad un’analisi preventiva e vigile dell’offerta. Deve capire chi sono i venditori, se sono anche i produttori del bene ricercato, dove hanno la loro sede, che modalità di pagamento chiedono.
Per facilitare il processo, i marchi ed i relativi titolari devono suggerire ai consumatori come acquistare i prodotti originali creando dei collegamenti diretti con le pagine ufficiali di e-commerce, le quali, a loro volta, dovranno contenere delle note informative che aiutino i consumatori stessi ad orientarsi nel web.
La crescita del mercato digitale è oramai un dato di fatto, ma grazie alla crescente consapevolezza del consumatore, e soprattutto ai nuovi strumenti di web-enforcement, la battaglia tra originalità e contraffazione sul web potrebbe non essere eterna.