I pagliacci hanno colpito ancora. Sui vaccini non passa giorno senza che si inventino qualche novità che smentisce le idiozie precedenti. Dunque l’ultima versione, ultima per ora, assicura che la vaccinazione eterologa offre una copertura maggiore. Ovviamente non ci sono certezze scientifiche, ma la banda Speranza se ne frega. Ed evita di spiegare perché, se l’eterologa funziona meglio, la stragrande maggioranza degli italiani sia stata vaccinata due volte con il medesimo vaccino. Una squallida presa per i fondelli, ma il popolo di pecore politicamente corrette non ci fa caso.

Bisogna fidarsi degli scienziati. Già, ma questa banda di esperti di formiche rosse che cambia idea dal mattino alla sera, può essere definita una banda di scienziati?
In compenso possiamo contare su super esperti informatici che, dopo mesi, non sono ancora in grado di individuare chi sono i 2 milioni di ultra sessantenni che non si sono vaccinati. Basterebbe utilizzare il tesserino sanitario. Mica un’impresa titanica. Forse non si sa quanti sono i pensionati che si sono trasferiti in Portogallo, nelle isole spagnole, in Tunisia, in Bulgaria per sopravvivere decentemente con le magre pensioni italiane.
O forse ci sono anziani che non sanno superare le barriere create dalla burocrazia informatica per accedere alle vaccinazioni. Ma gli esperti si sono attrezzati per complicare ulteriormente la vita a chi si è vaccinato. Come green pass non poteva bastare il foglio consegnato dopo la seconda dose di vaccino? Troppo facile. Così bisogna scaricare una app tanto per infastidire chi si fida della banda Speranza. In attesa che gli esperti decidano che la doppia dose “normale” non vale più ma conta solo l’eterologa.
D’altronde, con la fine dell’emergenza, i pagliacci rischiano di non essere più invitati in tv. Meglio inventarsi qualche nuova complicazione.