Sull’orlo di una crisi di nervi? No, l’orlo è stato superato e la gauche quinoa ormai sta sbarellando per ogni minima contrarietà, per ogni piccolo episodio che contrasta l’egemonia culturale imposta dalla sinistra e basata sul nulla. Così persino le persone considerate tranquille si sentono in dovere di indignarsi per ciò che considerano una intollerabile provocazione.
Capita, dunque, che un signore (quasi) per bene entri in un noto bar e, sorseggiando un caffè, si dedichi alla lettura dei quotidiani messi gratuitamente a disposizione della clientela. Ma, questa volta, il povero consumatore di caffè ha una orrenda sorpresa. Tra una copia della Repubblica ed una della Gazzetta dello Sport spunta la testata che lo indigna: La Verità.
Sino a quando la sinistra radical chic governava, il cliente non aveva fatto troppo caso alla presenza del fastidioso intruso in mezzo ai quotidiani politicamente corretti. Ma ora non si può più tollerare. La Verità deve essere cestinata, vietata, bruciata. Non basta schiaffarla sotto gli altri giornali, non basta cambiare lettura e tornare ai commenti della Gazzetta sul campionato di calcio o alle crociate antifasciste di Repubblica. No, per censurare La Verità bisogna andare oltre. Bisogna indignarsi pubblicamente, bisogna strillare, dare spettacolo. Bisogna redarguire il cameriere, il barista, il titolare. Bisogna gridare a tutti i clienti che il bar, quel bar, deve essere messo all’indice, deve essere boicottato.
Perché La Verità racconta il mondo come non deve essere raccontato. Non è allineato al pensiero unico obbligatorio, dunque non può e non deve esistere. E non basta che nei salotti della Ztl l’intellighentia gauchista irrida senza freni alle amenità pubblicate dal quotidiano di Belpietro. Non basta che la sinistra “bene” osservi schifata l’aumento delle vendite della Verità mentre Repubblica, Busiarda e Corriere perdono copie e lettori. Bisogna andare oltre, bisogna fare di più.
E se il bar non capisce il proprio errore, se insiste a proporre letture pluraliste, se non accetta di censurare La Verità sostituendola con l’ennesimo quotidiano politicamente corretto, allora bisogna cambiare locale. Ma portandosi dietro il maggior numero possibile di clienti. Perché la censura non può essere solo una questione personale. Deve essere una censura condivisa, di massa. Non si può lasciare spazio a voci dissidenti. Non si può tollerare chi non si allinea alla narrazione imposta dal pensiero unico obbligatorio. Non c’è spazio, in Italia, per La Verità.
2 commenti
il partito democratico perderà sempre più voti se il politici che lo rappresentano sono talmente incompetenti e talmente idioti di non volere bloccare gli sbarchi dei clandestini, che tanto disturbano gli italiani che sono contrati agli stupri al commercio della droga
il partito democratico perderà sempre più voti se il politici che lo rappresentano sono talmente incompetenti e talmente idioti di non volere bloccare gli sbarchi dei clandestini, che tanto disturbano gli italiani che sono contrari agli stupri al commercio della droga.
Poi dovrebbero smetterla di fare i promotori delle tendenze ARCOBALENO CHE SONO UNA PICCOLA MINORANZA DI INDIVIDUI