Mi scappa la pipì, papà. Per molti, Pippo Franco è noto solo per questa canzoncina di successo e poco più. Comico facile, umorismo casereccio, personaggio in fondo minore dello spettacolo italiano. Niente di più sbagliato. Perché Pippo Franco è invece un intellettuale di alto livello, con studi approfonditi, con la capacità rara di introspezione. Il tutto, però, accompagnato dalla leggerezza e dall’ironia. Doti che confermano la grandezza dell’artista ma che, in Italia, servono invece a sminuire. Dimenticando che far ridere è più difficile che far piangere.
E far ridere invitando a pensare ed a riflettere è ancora più complicato. Un’impresa che riusciva agli attori del Bagaglino che era molto di più di qualche coscia lunga ed un seno prorompente. Perché i protagonisti sul palco erano grandi professionisti. Attore, regista, sceneggiatore, scrittore, cabarettista, chitarrista, cantautore e conduttore televisivo: tutto questo è Pippo Franco.
E sabato sera, sul lungo lago di Baselga di Pinè (Trento), nell’ambito del workshop Sol Invictus organizzato dal Nodo di Gordio e da Vox Populi, presenterà il suo nuovo spettacolo, “La vita è arte”. Per ricordare che per vivere l’arte bisogna comprenderla. E comprendere la vita non è facile. Per questi motivi l’attore ha pensato di condurre gli spettatori facendo “un tragitto di strada insieme per migliorare noi stessi”. “Un’esperienza che non dimenticheremo. Perché io ho due cose fortisusine, la prima è la memoria, la seconda… è che non ricordo mai niente… voglio dire che per guardarci dentro useremo anche il senso dell’ironia”. Il senso dell’ironia che mi caratterizza – conclude Pippo Franco – lo descrive bene Ennio Flaiano che diceva: “Non sopporto la stupidità degli altri. Preferisco la mia”.