La vita è la partita di un gioco sconosciuto.
O addirittura di una prestazione sportiva.
Come nel calcio, c’è una porta da difendere e un’altra da raggiungere, meglio se con un tiro dalla distanza. I falli sono all’ordine del giorno, ma il più delle volte senza un arbitro a riportare l’equilibrio.
C’è da correre. E non mancano i colpi di testa.
Come nel basket, l’obiettivo è fare canestro, ma con una palla pesante ed il palleggio a terra può durare a lungo e c’è sempre qualcuno più alto di te.
Come negli scacchi, cerchi di studiare le mosse più intelligenti, ma come nel pugilato e nel Karate puoi trovarti nella condizione di mettere a terra l’avversario, o anche, come nel ju jitzu, di imparare che è utile usare la spinta dell’avversario contro di lui.
Attenzione però. A volte a terra ci finisci tu.
Come nella pallavolo, può capitarti di poter usare solo le mani, ma se le sai usare bene crei capolavori, una ferma barriera quando serve o una schiacciata fenomenale quando ci vuole.
Come nel tennis, la pallina fa strani balletti sulla rete per poi ritornare inaspettatamente nel tuo campo. Se ti riesce la volée, è un tripudio.
Come nel biliardo, devi imparare a dosare il colpo e come nel pattinaggio, fare piroette su te stesso e se riesci a stare in piedi con movimento di grazia allora è arte pura.
Come nello sci, le discese possono essere ripide e devi scansare i paletti mentre scendi in velocità.
Puoi anche farti male, ma se non è così grave, impari qualcosa.
Se è il momento della arrampicata ti devi arrangiare, mentre se è quello della ferrata trovi un po’ di attrezzatura che ti aiuta a sostenerti.
Come nel salto, può essere necessario un forte slancio in alto o in lungo per librarti nel vuoto ed oltrepassare l’ostacolo o recuperare la distanza.
Se ti aiuta un cavallo, può fare la differenza e sicuramente la prospettiva è diversa. Ma non dimenticare il caschetto; se cadi son dolori.
Come nel ciclismo, sei grato a chi ti passa la sua borraccia nel momento del bisogno ed è uno “scatto” di vita indelebile.
Come nel nuoto, devi galleggiare oppure immergerti trattenendo il respiro e come nel canottaggio, usare la tua forza per procedere in un elemento non sempre congeniale, ma anche trovare il giusto ritmo con chi ti rema vicino.
Come nella danza, può capitarti di camminare sulle punte, oppure di trovare un valido partner che ti sostiene, ti solleva e ti fa godere lo spettacolo dall’alto, dove da solo non saresti arrivato, e se sei fortunato, ti fa esplorare il dialogo intimo.
Come nel golf, puoi assaporare momenti di verde pace, ma come nel rugby, trovarti nella mischia.
Come nella scherma, lo dice la parola, devi imparare a proteggerti.
Nel viaggio, come nella vela, può esserci il vento che ti aiuta, ma se manca o è contrario, puoi essere costretto a lunghe fermate indesiderate o addirittura al ritorno al porto.
Come nello yoga, ti è possibile entrare in te stesso e conoscerti, per tentare di raggiungere la sintonia col tuo mondo interiore e l’Universo.
Le qualità tue, del partner e della squadra sono fondamentali, nella interrelazione, ispirazione, tempistica.
Ma può non bastare.
Una regia a volte visibile, a volte invisibile ed incognita, può scombinare tutti i piani e le regole.
“Giochi senza frontiere?”