Un’inchiesta realizzata 3 anni fa che La 7, la tv di Urbano Cairo editore anche del Corriere, presenta improvvisamente a 3 giorni dal voto. Sicuramente l’ennesima porcata mediatica, questa volta tesa a colpire Fdi e Meloni. E sicuramente il montaggio sarà stato particolarmente curato per criminalizzare un eurodeputato meloniano ed altri politici milanesi. Sì, ma il problema di fondo rimane. E non sono i saluti, le battute, le risate: tutti aspetti che sconvolgono soltanto alcuni esponenti del Pd ed altri personaggi in cerca di visibilità.
Il problema di fondo – come ha commentato qualcuno sui social – è la mitomania di molti (troppi) politici della destra italiana. Che, in questo caso, si aggiunge al dilettantismo, alla totale incapacità di comprendere la realtà, alla inadeguatezza nel rapporto con chi si crede sia un ricco imprenditore. Un senso di inferiorità che, evidentemente, non riguarda solo la cultura ma si estende al mondo dell’impresa e della finanza. E che spiega molte scelte in ambito di politica economica, caratterizzate da un imbarazzante servilismo.
Non è neppure fondamentale sapere se le millanterie dell’europarlamentare sono vere o se, appunto, servivano solo ad invogliare il falso investitore. Ma come può essere credibile un politico che, senza conoscere l’interlocutore, si mette a raccontare particolari delicati, imbarazzanti, anche illegali? Si parla per vantarsi di far parte di gruppi esoterici che coinvolgono massoni, marziani, riciclatori di denaro sporco, sterminatori di zanzare e potenziali golpisti andati a male? Un fafiuché (detto in piemontese) più che un criminale anche se ora si muoverà la magistratura.
Se davvero l’europarlamentare fosse al centro di una simile ammucchiata, avrebbe già comprato La 7 e magari anche il Corriere. Tanto per utilizzare in modo proficuo il denaro ripulito dalle “lavatrici” (al plurale!) di cui dispone. Invece, nulla. Solo chiacchiere. Così si deve sorbire la trappola di Formigli e le prese in giro di Crozza che, nella puntata di ieri a due ore dal silenzio elettorale, si è dedicato al dileggio di Fdi, di Salvini, Zaia, Berlusconi, Michetti, Bernardo e Calenda. Satira sul Pd e sui pentapoltronati? Eventualmente dopo il voto.
Solo per questo l’europarlamentare dovrebbe dimettersi e non solo autosospendersi. Ma non è che i suoi colleghi brillino sempre per uno stile differente.
1 commento
Tutti i partiti hanno i loro IDIOTI di eccellenza,
Purtroppo molti idioti fanno i politici e tutti noi ne subiamo le gravi conseguenze.