Ho trascorso un intero pomeriggio a cercare conferme in internet. Ho controllato su decine di giornali online di qualsiasi estrazione politica. Per quanto la mia stima per il ministro Lamorgese sia pari a zero, non riuscivo a credere che potesse aver fatto certe dichiarazioni alla Camera dei Deputati. Sia chiaro, non mi sono meravigliato per il luogo in cui è avvenuto il discorso, in quell’aula si è sempre detto di tutto, ma le giustificazioni sul suo operato proferite signora Lamorgese non le avrebbe raccontate neppure un bambino dell’asilo Mariuccia scoperto a rubare la marmellata.
Nel riferire alla Camera su quanto accaduto a Roma il 9 ottobre, il ministro degli interni ha dichiarato, dopo aver ammesso la presenza di agenti in borghese e riconosciuto che il signore in maglietta ripreso in un filmato era appunto un agente in borghese: “Quell’operatore stava verificando la forza ondulatoria esercitata sul mezzo affinché non si ribaltasse”.
In una nazione in cui tutto non fosse ridotto ad un contrasto tra tifoserie avverse, tutta la Camera avrebbe dovuto insorgere. Una dichiarazione del genere è una vera offesa all’intelligenza non solo dei parlamentari tutti (ci starebbe pure) ma all’intelligenza di un intero popolo. Invece protestano solo i parlamentari di FdI, ritengo, solo per motivi di opportunismo politico. Ma, come direbbe Manuel Vázquez Montalbán, la storia non finisce qui.
In un altro passaggio del suo intervento la nostra dice ancora che in piazza era presente Giuliano Castellino, leader di Forza Nuova e di centinaia di militanti dell’organizzazione. “Centinaia di militanti”!
Riprendo l’articolo dell’8 maggio 2020 di Radio Onda d’Urto, “emittente antagonista”, dal titolo: FORZA NUOVA PERDE PEZZI. LASCIANO FIORE DECINE DI SEZIONI PROVINCIALI. “Negli ultimi giorni le sezioni di diverse Regioni hanno comunicato l’uscita dal partito guidato da Roberto Fiore. I primi ad annunciare la scissione sono state le sezioni dell’Emilia Romagna, seguite poi a ruota da quelle di Lombardia (comprese Brescia e Lumezzane), Trentino – Alto Adige e Toscana. Altri annunci analoghi hanno riguardato la Puglia e la Liguria.” In realtà si trattò di un esodo biblico.
Dunque a maggio del 2020 Forza Nuova perdeva pezzi, una vera emorragia, ma dopo un anno, secondo governo, media, opposizione sarebbe stata in grado di portare in piazza “centinaia” di militanti. Centinaia, dice la Lamorgese usando il plurale, cioè multipli di cento. D’altra parte, a dicembre del 2020 Fiore dichiara sciolta Forza Nuova. Un ministro degli interni che non conosca neppure i nomi dei movimenti di cui parla lo chiamerei un ministro degli interni da operetta. Ma ancora non si capisce cosa significhi per l’impavido ministro la presenza in piazza di fantomatiche centinaia di “sodali di Castellino”, come lei stessa li ha definiti.
Sembrerebbe che in Italia abbiamo un ministro degli interni che ordina di non intervenire se manifestano più di cento persone, e, sebbene la Lamorgese non se ne renda conto, questo sarebbe veramente preoccupante.
Quello che riesce difficile comprendere è perché un uomo come Draghi, di cui si può anche dire tutto il male possibile ma che è sicuramente un manager capace di valutare persone e collaboratori, abbia deciso di riconfermare nel suo governo un personaggio come la Lamorgese su cui qualcuno potrebbe trovare anche qualcosa di positivo (forse) ma che è decisamente un personaggio imbarazzante.
Per finire due parole sul popolo che fu di eroi, santi e navigatori, ma che oggi non reagisce più a niente. Ormai tutti presi dalla battaglia del secolo, l’antifascismo, ci possono propinare qualsiasi cosa, siamo lì, a bocca aperta, incapaci di valutare tutto, incapaci di qualunque ragionamento analitico, di qualunque visione fuori dalle barzellette che ci raccontano, tanto che chi ce le propina non ha più bisogno di ingegnarsi in qualcosa di serio, gli basta dire che il poliziotto stava controllando la forza ondulatoria. Come ha scritto un amico, con grande ironia “Lamorgese ha dichiarato inoltre che l’operatore ha disatteso comunque gli ordini ricevuti non avendo provveduto a controllare acqua, olio e pressione delle gomme.“
1 commento
Draghi sarà anche “bravo”, ma non è diverso dagli altri nel scegliere i suoi sottoposti in base a fedeltà, sottomissione e cieca obbedienza. Queste ormai sono le qualità. La meritocrazia d’altronde è morta e sepolta da decenni, soprattutto nella Politica.