È mai possibile che resti al suo posto il ministro degli Interni, Lamorgese, dopo l’ennesima figuraccia rimediata nella vicenda del rave party al confine tra Lazio e Toscana? Certo, si possono scaricare le responsabilità sul prefetto. Che, però, risponde sempre a Lamorgese, ossia al ministro che aveva scatenato 70mila uomini e donne nella caccia agli italiani che osavano trasgredire i suoi ordini e si permettevano passeggiate solitarie in mezzo ai boschi.
Sei giorni di troppo per sgomberare, alla fine, meno di 5mila giovani fatti e strafatti. Ragazzi che non stavano neppure in piedi ma che, per le truppe di Lamorgese, rappresentavano un pericolo in caso di scontri. Che non ci sono stati, dimostrando che si poteva e doveva intervenire subito dopo l’occupazione.
Tutti ricordano gli eroici interventi delle truppe contro i pensionati che, nel bar, si toglievano la mascherina 10 secondi prima di bere un caffè. Eroiche truppe che, con sprezzo del pericolo, intervenivano con gli elicotteri contro un criminale che prendeva il sole su una spiaggia. Marinai senza paura che bloccavano un pericoloso terrorista in canoa ma che non fermavano la flotta di invasori clandestini.
Già, due pesi e due misure. Una costante per Lamorgese e le sue truppe. Il ministro ha ammesso – e non poteva fare altro – che in un anno gli sbarchi dei clandestini sono più che raddoppiati. Però lei è innocente, perché non ha la più pallida idea di come contrastare l’invasione. Mica si possono chiudere i porti, vietare gli sbarchi, spedire le navi nei Paesi di provenienza degli armatori. E se qualche magistrato si arrabbia e la manda sotto processo per non aver favorito l’invasione?
Meglio far la guerra ai pensionati al bar. È più facile. Mentre fermare un rave party è complicato, praticamente impossibile per chi ha scarse capacità. Bisognerebbe prevenire, ma come si fa? Oddio, la festa clandestina era stata promossa sui social, ma l’intelligence italiana era impegnata con i ristoratori che non chiedono il Green Pass. Dunque non poteva occuparsi di migliaia di tossici in arrivo da ogni parte d’Europa per occupare abusivamente un terreno privato.
Farli sgomberare subito, prima che il numero degli occupanti crescesse? E perché mai? Non si fanno sgomberare i clandestini che occupano gli alloggi degli italiani momentaneamente assenti, perché cacciare dei tossici impegnati a devastare un campo? E pazienza se un ragazzo è morto, se ci sono stati stupri, se qualcuno è finito in coma etilico. Mica si può controllare tutto.
Ma il Green Pass? Se non ce l’ha una famiglia al ristorante arrivano le truppe di Lamorgese. Se non ce l’hanno in 10mila si fanno delle belle foto con i droni e poi, eventualmente ma molto eventualmente, si mandano le multe ai tossici di mezza Europa, con la certezza che si affretteranno a pagarle. D’altronde le eroiche truppe che intervengono se un ragazzo italiano ha bevuto una birra di troppo, hanno finto di non vedere che i tossici cacciati dal campo si mettevano alla guida di camper ed auto in condizioni critiche.
Davvero un simile personaggio può fare il ministro degli Interni? È vero che se Giggino è ministro degli Esteri e se Azzolina si è occupata di scuola allora va bene tutto. Però un briciolo di dignità per andare a casa potrebbe anche trovarlo.