Venerdì 27 settembre, presso le Fonderie Teatrali Limone in via Pastrengo 88 a Moncalieri, prenderà il via l’edizione “On Tour” 2019 della BAM, ovvero la Biennale d’Arte Moderna e Contemporanea del Piemonte.
La manifestazione, esempio quasi unico di rapporto tra produzione artistica e territorio, avrà come titolo “Today Arte ed Ambiente: un dialogo tra natura e cultura”, un argomento centrale alla poetica dell’arte contemporanea fin dagli Sessanta, quello del rapporto tra artificio, natura e cultura.
Il tema è di stretta attualità, ma non è certo nuovo in ambito artistico. Ed ha dei padri nobili che risalgono fino al Futurismo e al Dadaismo che caratterizzarono le rivoluzioni artistiche del primo Novecento.
“L’avanguardia storica, – dice il curatore della mostra Edoardo Di Mauro – in questo caso non solo l’organico ed anticipatore Futurismo, ma soprattutto Dada, con l’intuizione oggettuale di Marcel Duchamp, orinatoi e ruote di bicicletta investite di aura artistica dalla forza sciamanica dell’artista e gli assemblaggi di Kurt Schwitters, si è cimentata con una concezione nuova dell’arte, un’arte che fosse in grado di aprirsi al mondo, contaminarsi con il quotidiano tramite l’acquisizione di reperti di realtà secondo la logica dell’ “objet trouvè”.
Naturalmente la ricerca degli artisti più evoluti è andata avanti, fino a incrociarsi con le preoccupazioni odierne sullo stato di salute del nostro pianeta.
“In occasione di questa manifestazione – aggiungono i curatori – il tema è proprio quello del rapporto tra arte e questione ambientale sviluppato tramite l’impiego di elementi provenienti dall’universo naturale, di materiali di recupero e, più generalmente, “economici”, tramite cui porsi l’obiettivo di un rinnovamento delle forme del linguaggio. Oppure tramite l’evocazione simbolica della questione ambientale condotta con gli strumenti della pittura, della fotografia e della scultura, con l’icasticità pura e semplice superata dalla capacità degli artisti di proporre immagini in grado di colpire la sensibilità dello spettatore, inducendolo ad una riflessione in grado di andare oltre la logica delle dichiarazioni non a torto allarmistiche sullo stato dell’ecosistema mondiale, talmente frequenti da correre il rischio, tipico della nostra fase di comunicazione invasiva, di azzerarsi in un indistinguibile rumore di fondo che può generare assuefazione e quindi venire percepito distrattamente”.
Vale pertanto la pena di visitare la mostra che sarà aperta fino al 29 ottobre.
Come per le altre edizioni la manifestazione è stata allestita dal direttore artistico Riccardo Ghirardini, per l’associazione Harambée Arte Kunst, dal curatore Edoardo Di Mauro, con la collaborazione, in qualità di art director, di Giovanna Spelta Repossi, con il “contributo teorico” di Massimo Barzagli.
In mostra si potranno ammirare opere di molti artisti piemontesi e no quali: Theo Gallino, Corrado Bonomi, Daniele D’Antonio, Stefano Martino, Ugo Venturini, Ornella Rovera, Delia Gianti, Gianni Gianasso, Roberta Toscano, Cinzia Ceccarelli, Monica Garone, Milla Bandiera, Tea Giobbio, Giulia Gallo, Giuseppe Falcone, Silvia Fubini, Fulvio Bortolozzo, Eraldo Taliano, Annamaria Serra, Manuela Carrano, Elena Radovix.
Per gli orari di visita consigliamo di consultare il sito www.biennaledelpiemonte.com, oppure rivolgersi a questi contatti: +39 3494665091 3356398351 hakassociati@gmail.com