Fine settimana con doppio concerto all’Arteficio di Torino, il locale di tendenza e di sperimentazione del capoluogo piemontese.
Ad aprile la due giorni musicale sarà una passione sfrenata per il blues, dai sobborghi di Chicago a Detroit, fino a Torino. È il sound della band indie blues “Ben Dixen & the Big Shots” che scorrerà LIVE, venerdì 22 marzo, sul palco dell’ARTeficIO Music Club, capitanato dalla voce soul dell’artista americano Ben Dixen.
Ad accompagnarlo una line up d’eccellenza, con la chitarra di Andrea D’Andrea e la poderosa sezione ritmica di Andrea Mennella alla batteria e Stefano Serafino al basso. In occasione della serata, anche il cameo di una sezione di fiati con la tromba di Dario Avagnina e il trombone di Giorgio Cotto. Si sente il ritmo dei templi del blues del North-side di Chicago mentre suona la Ben Dixen & the Big Shots, come quello leggendario del Kingstone Mines, che ha visto susseguirsi le più grandi icone di questo genere musicale: da Son Seals a Sugar Blue, passando per Koko Taylor, fino a Luther Allison e Buddy Guy.
È proprio qui, nei sobborghi di Chicago, che Ben Dixen sviluppa la sua viscerale passione per il blues divenendone un profondo conoscitore, fino al 1989, quando a Detroit fonda la sua prima blues band e decide di abbandonare le tastiere per una vita da bluesman, che lo porterà in giro per il mondo per ben 25 anni, fra concerti in USA, Germania, Giappone, per approdare in Italia.
Nasce a Torino, nel 2012, la Ben Dixen & the Big Shots band, di chiaro stampo indie, per quel mix di influenze fra generi musicali che confluiscono in una sola anima blues, capace di unire tante sfumature e colori diversi: dal rock al blues più tradizionale, frutto di una maturità strumentale dei componenti del gruppo, dall’esperienza trentennale del chitarrista Andrea d’Andrea all’eclettico eclettico Stefano Serafino, con uno più ricercati drummer a livello del momento, Andy Mennella.
All’ARTeficIO Music Club, la band suonerà un repertorio composto da standard blues e brani originali tratti dal disco omonimo del 2018 “Ben Dixen & the Big Shots”, che già dal primo ascolto, regala tutta l’esperienza di un musicista e frontman espatriato, con una vita da bluesman sui due lati dell’Atlantico.
Anticipando la serata, Ben Dixen racconta: “All’ARTeficIO Music Club porteremo un’ampia varietà di standard blues, circa la metà del set sarà composto da brani originali del nostro CD di debutto. Sono canzoni che ho scritto e che provengono da esperienze di vita personali: il blues mi è sempre stato di grande aiuto nei momenti più tristi della mia vita. Spesso penso a quello che ha detto Buddy Guy, uno degli ultimi grandi uomini viventi del blues: «Suoni il blues quando li hai e quando suoni, non li hai più». Il mio cuore e la mia anima sono blues” – afferma Ben Dixen, che tuttavia prosegue – “ma amo anche provare cose nuove, ascoltare tutti i tipi di musica per trarre ispirazione. Però ritorno sempre al blues, perché è più reale per me. È più della semplice musica. È un feeling. Molti musicisti di grande talento non suonano blues, perché non sentono questo feeling.”
Sabato sarà invece il turno di un gruppo che porta l’America nelle canzoni. La band nostrana dal sound più internazionale arriva da un grattacielo vista Modena: sono i KAOS INDIA, tra i nuovi nomi più interessanti della scena rock indie attuale italiana. Sabato 23 marzo si esibiranno LIVE all’ARTeficIO Music Club, con le atmosfere anglosassoni del loro nuovo album: “WAVE”. Ad aprire il concerto, la band degli Psychokiller.
Una band che guarda oltremanica e oltreoceano: Kings Of Leon, Oasis, Kasabian sono solo alcuni dei nomi che hanno ispirato il sound del gruppo indie – alternative rock dei KAOS INDIA. I loro riferimenti affondano le radici nel post grunge e nell’anima di chi è cresciuto con l’eco dei Nirvana nelle orecchie, che li ha portati a scegliere di non rifarsi alla tradizione del rock italiano.
A dir poco curiosa è la genesi di questo gruppo, nato nel 2011 nell’unico vecchio complesso di grattacieli costruito negli anni ‘70 a Modena con un interessante aneddoto, quando il cantante Mattia Camurri si licenzia per partire per un viaggio di due mesi negli Stati Uniti: un coast to coast on the road da New York al Messico, con lo zaino in spalla. In un ostello di New Orleans dal nome “India”, il frontman prima di tornare si ripromise che il viaggio successivo nel mondo l’avrebbe fatto portando in giro un progetto.
Nascono così i Kaos India che tra il 2011 e il 2015 realizzano due EP ed un album totalmente autoprodotti, ma il giro di boa arriva nel 2017 grazie all’incontro con il produttore Pietro Foresti, che li aiuta a perfezionare la propria identità attraverso un sound universalmente riconoscibile, ma al tempo stesso personale e autentico, portandoli su palchi importanti come l’apertura del concerto dei Placebo.
“WAVE” segna il passo di questo cambiamento, il nuovo e atteso album prodotto da Pietro Foresti e distribuito da Universal Music Italia in uscita a febbraio 2019, è un traguardo frutto di anni di gestazione, contenente brani scritti dal gruppo un periodo di importante evoluzione. “Don’t stop” è inoltre il brano che si è guadagnato la copertina della Playlist di Spotify “Italians do it better”, che raccoglie i migliori talenti nostrani che si esibiscono in lingua inglese.
All’ARTeficIO Music Club il quartetto di Modena presenterà quindi il nuovo album “WAVE”, come data torinese del loro tour, che dal tacco allo stivale sta portando dal vivo i brani del loro nuovo lavoro.
Matt, cantante della band, spiega: “Ci sono periodi nella vita che forzano cambiamenti. WAVE è un album che esplora gli aspetti delle relazioni interpersonali e delle forti emozioni ad esse legate, sia quelle positive che quelle negative. Se dovessi descriverlo attraverso una metafora vi inviterei ad immaginare di passeggiare sul bagnasciuga al crepuscolo, il sole è tramontato ma la luce non ha ancora ceduto completamente al buio. Le onde del mare possono accarezzarvi dolcemente la pelle nuda promettendovi che andrà tutto bene oppure, nel caso il mare (e con lui il vostro animo) sia agitato, colpirvi furiosamente fino a gettare il vostro cuore nel più profondo dei turbamenti“.