Schiaffoni in Europa sul problema dei clandestini. Schiaffoni sui biocarburanti. Schiaffoni sugli interventi di efficienza energetica nelle abitazioni. Periferie più in mano alla criminalità, con una magistratura impegnata a rimettere immediatamente in libertà coloro che, eventualmente, fossero stati fermati. “Lasciateci lavorare”, avevano chiesto i nuovi maggiordomi di Biden. Giusto, ma allora fatelo. Provate, perlomeno, a dare un segnale della direzione in cui volete procedere.
O forse è meglio di no. Perché si scoprirebbe che è una direzione molto diversa da quella indicata dagli elettori. Perché i voti non sono stati concessi per far giocare alla guerra Crosetto ed i suoi amici. Perché gli sbarchi senza controllo non erano nel programma elettorale. Perché la guerra al ceto medio con l’abolizione del superbonus è stata una sorpresa. Perché i finanziamenti alle organizzazioni antifasciste non erano la priorità degli elettori.
Indubbiamente la situazione complessiva è difficile. Ma proprio per questo sarebbe servita un’autonomia di pensiero per arrivare ad una priorità degli interventi da effettuare. E la guerra di Zelensky non era una priorità. Per gli elettori, ovviamente. Era la priorità per chi ha delegato il pensiero ai burattinai statunitensi. In cambio di cosa? Lo si scoprirà tra qualche decennio. Forse.
Però qualche intervento in linea con il mandato elettorale non sarebbe stato impossibile. È vero che il blocco navale promesso era una solenne idiozia. Però qualche respingimento in più avrebbe rappresentato almeno un segnale. Così come qualche intervento a favore non solo dei lavoratori autonomi ma anche di tutti coloro che hanno uno stipendio eroso dall’inflazione nella totale indifferenza del governo. O a favore dei pensionati. O dei giovani che non devono essere sfruttati per ottenere il privilegio di un lavoro.
Macchè. Ci si è infilati in uno scontro con Bruxelles sui balneari, per far contenta Daniela Garnero ex Santanchè, fingendo di non sapere che le tariffe imposte dagli stabilimenti balneari sono sempre meno alla portata dei cittadini italiani.
Si è gestita malissimo, a livello di comunicazione, tutta la vicenda Cospito. Trasformando il personaggio in un eroe, in un novello Bobby Sands, con inevitabili imbarazzi proprio a destra. Ma si pensa di risolvere la propria incapacità informativa con una serie di incontri/sveltine da 3 minuti. Salvo, poi, frignare perché i media sono tutti schierati contro le destre. Peccato che poi arrivi l’Ugl con una rassegna stampa impressionante sulle proprie iniziative. Tanto per ribadire che, quando si sa lavorare, le differenze di opinione dei giornalisti vengono tranquillamente superate.