Il prezzo della benzina torna a crescere, soprattutto in una Italia vessata dal fisco, ma le vendite di auto aumentano in quasi tutto il mondo. Aprile ha visto una forte crescita del mercato europeo (+9,6%) ma ancor più positivo è stato il risultato della Russia che ha chiuso il mese con un progresso del 17,6% mentre il primo quadrimestre registra una crescita del 20,5%.
All’Anfia ritengono che il trend favorevole sia destinato a proseguire, con una chiusura dell’anno intorno al +10%, con 1,75 milioni di auto vendute.
Più altalenante la situazione della Turchia che aveva iniziato l’anno con incrementi incoraggianti ma che ad aprile cala del 5%. La brusca frenata non impedisce però di chiudere il quadrimestre con un aumento del 2%.
In ripresa anche i mercati più orientali. La Cina torna ad aumenti a due cifre, con un aprile che vede le consegne aumentare dell’11,2%. Ma è ancor più significativo il +2,6% del mercato giapponese dopo alcuni mesi di flessione continua.
Passando al mercato americano, la divisione è netta tra Nord e Sud. Il Brasile mette a segno l’ennesimo incremento che, lo scorso mese, è stato pari al 35,9%. Prosegue la striscia positiva anche l’Argentina, nonostante il disastro economico. Ad aprile le vendite di auto sono cresciute del 12,7%, sempre con numeri assoluti limitati, ma il rallentamento della crescita è evidente.
Va decisamente peggio il mercato in America del Nord. Complessivamente i Paesi Nafta vedono il mercato dei veicoli leggeri perdere il 4,8% ad aprile. In particolare la flessione è del 5% negli Usa dove i veicoli di produzione nazionale calano ancora di più (6%). L’Anfia fa però notare che la diminuzione del 5% è il risultato dell’incremento delle vendite di veicoli commerciali leggeri e del vero e proprio crollo delle consegne di automobili (-21,2%). In calo le vendite in Canada (-2,9%) e in Messico (-4,6% ma con un rallentamento della caduta).
Tornando al mercato europeo un ultimo dato su Fca. Ad aprile, a fronte di un incremento del mercato che ha sfiorato il 10%, il gruppo Fca è cresciuto solo del 2,3% mentre nel quadrimestre accusa una flessione del 2,7%, il dato peggiore tra tutti i costruttori occidentali mentre di peggio han fatto solo Nissan e Jaguar Land Rover (però in ripresa ad aprile).