Immaginate di lavorare a Rialto.
Immaginate che le finestre del vostro ufficio si affaccino proprio sulla via che porta al Ponte.
Immaginate che non ci sia mai il rumore del motore delle auto.
Immaginate i suoni.
Persone che passano, ogni giorno, a migliaia.
Scolaresche.
Musicisti.
Turisti.
Veneziani anche, e non sono silenziosi.
Festaioli?
Sempre.
Per non parlare di colombi e gabbiani.
Suoni diversi a seconda delle ore del giorno, dal silenzio in un crescendo col risveglio del giorno.
Qualcuno si stupisce che io tenga la finestra aperta d’Inverno e d’Estate.
Il privilegio di una simile colonna sonora mentre stai lavorando è impagabile.
Un condensato di Vita che entra, intrecciandosi col tuo presente.
Lunedì scorso 9 maggio si è aggiunto un suono.
Io c’ero.
Dal 31 maggio 2021, il mio arrivo, questo suono non si era mai sentito di sicuro.
Il suono ha un ruolo molto importante nella mia vita.
Il pomeriggio del 9 di maggio 2022 le campane suonavano come fossero dentro l’ufficio.
Rialto non è solo il Ponte, è molto di più.
E’ anche la Chiesa, mi si dice, più antica di Venezia.
La Chiesa di San Giacomo.
Da quando sono arrivata chiusa per restauro.
Ho avuto ben poco tempo per prestarci attenzione.
Ma Lunedì 9 maggio le campane hanno suonato ininterrottamente, con qualche brevissima pausa, fino a sera.
La cosa non poteva passare inosservata.
L’intero pomeriggio il suono si è aggiunto agli altri suoni di sempre.
Scherzando con un nuovo giovane addetto all’ufficio del processo sostenevo che stessero suonando per il suo onomastico e calzava a pennello.
Ma ricostruendo i fatti non poteva che trattarsi del collaudo delle campane dopo il restauro.
Dopo un anno (forse più, io prima non c’ero) le campane potevano esprimersi e riprendere il loro posto, legittimo, nella musica di quel luogo antico.
E’ un giorno che non potrò dimenticare.
Dentro di me ho realizzato che in fondo da sempre mi era mancato qualcosa di indefinibile.
Dal 9 maggio le campane scandiscono i miei tempi di lavoro, aggiungendosi alla musica abituale.
Si sa, ogni campana ha un suono particolare, una sua voce che la contraddistingue.
Questa non è solo argentina, direi che è dorata.
Rialto mi ha riservato una sorpresa.
Chissà se ce ne saranno altre.
Di sicuro attendo con ansia di vedere questa antica Chiesa restaurata. Si è fatta notare, me nonostante.
Per ora mi godo queste campane che risuonano ogni giorno, fuori e dentro di me.
Ci si può lamentare di tutto, ma credo che il suono delle campane metta d’accordo tutti.
Il suono di qualche campana penso faccia parte della storia di ognuno di noi.