La Fondazione Prada presenta fino al 17 luglio prossimo la mostra “Cere anatomiche “, progetto nato in collaborazione con la Specola di Firenze e il regista e sceneggiatore canadese David Cronenberg. Si tratta di un progetto ideato con parte del Museo di Storia Naturale e del Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Firenze.
“Cere anatomiche” rappresenta la tappa più recente di un percorso di ricerca attraverso il quale la Fondazione Prada vuole far conoscere importanti collezioni provenienti da musei ospiti.
“Cere anatomiche” si articola in due parti complementari, trattandosi di una mostra che riunisce tredici ceroplastiche del Settecento provenienti dalla prestigiosa raccolta del museo fiorentino, concentrandosi sui modelli anatomici femminili e sul modo in cui il corpo delle donne è stato rappresentato per scopi scientifici.
Un inedito cortometraggio, realizzato da David Cronenberg, esplora elementi e temi ricorrenti nella loro visione creativa, in particolare il fascino per il corpo umano e le sue possibili mutazioni e contaminazioni.
Il progetto si configura come un duplice intervento; la narrazione scientifica e quella artistica prendono forma in due allestimenti indipendenti. Al primo piano della Fondazione Prada, presso il Podium, sono esposte le cere del Museo La Specola, seguendo un rigoroso approccio museale. Al piano terra le stesse opere accedono all’immaginario del regista, diventando protagoniste di un enigmatico processo di metamorfosi.
“Le figure di cera – ha spiegato il regista canadese David Cronenberg – della Specola furono create principalmente come strumento didattico, in grado di svelare i misteri del corpo umano a chi non potesse accedere alle rare lezioni accademiche con veri cadaveri. Nel loro tentativo di creare figure intere parzialmente disseminate, in cui il linguaggio corporeo e l’espressione facciale non mostrassero segni di sofferenza o agonia, gli scultori finirono con il creare personaggi viventi apparentemente travolti dell’estasi.
‘Cere anatomiche’ presenta quattro figure femminili distese, tre della sezione del Sistema Linfatico, una della sezione di Ostetricia, nove cere dettagliate raffiguranti la gestazione provenienti dalla sezione di Ostetricia e realizzate in epoca illuminista, a scopo didattico, e una serie di ben 72 copie espositive di disegni anatomici raccolti in nove vetrine.
Nella mostra è anche presente una delle opere più importanti presenti nella Specola, la cosiddetta Venere, raro modello con parti componibili, conosciuto per la sua bellezza.
Il cortometraggio di Cronenberg propone un sguardo alternativo sulle quattro figure femminili, liberandole dalla loro funzione medico didattica. Nel suo film emerge la dimensione vitale e sorprendente delle ceroplastiche, distinguibili finora per il loro aspetto severo e impassibile, con l’obiettivo di generare nuove suggestioni intellettuali e reazioni molto intense, creando una pluralità di risposte emotive.