Il Politecnico di Torino è l’unica realtà straniera che ha collaborato alla progettazione degli spazi per i Giochi Olimpici di Pechino.
Il coordinatore del progetto, Michele Bonino, professore del Politecnico e delegato del Rettore alle Relazioni internazionali con la Cina e i Paesi Asiatici, spiega che “Il governo cinese ha puntato sull’identità nazionale reclutando soltanto progettisti locali. Noi abbiamo rappresentato un’eccezione grazie a un rapporto consolidato dal 2006 con la Tsinghua University di Pechino, prima università cinese e tra le prime quindici al mondo, che ci ha coinvolto in uno dei suoi bandi. Una occasione di grande prestigio. Ora abbiamo strutturato un ufficio di consulenza per fare progetti con la Cina”.
Un team vincente di ricercatori e studenti ha garantito la produzione di schizzi, disegni, render, modelli, in collegamento permanente con i brillanti colleghi cinesi di Tsinghua.
L’opera si estende su 9 milioni di metri quadrati un tempo occupati dalla più grande acciaieria di Stato, eliminata nel 2005 per ridurre l’inquinamento su Pechino.
Il rettore del Politecnico, Guido Saracco, è orgoglioso del Visitor Center del sito olimpico di Shougang, dove si svolgeranno le gare di Big Air (snowboard e freestyle skiing) durante le Olimpiadi di Pechino al via il 4 febbraio. È la conferma di quanto il Politecnico di Torino sia riconosciuto in Cina come un’università di altissimo livello sia nelle attività didattiche, sia in quelle legate alla ricerca e alla progettazione.