L’Italia nel corso dei secoli è stata protagonista di tremende alluvioni. Queste hanno comportato non pochi disagi sia fisici sia psicologici agli abitanti delle citta, i quali si sono ritrovati improvvisamente senza casa e senza lavoro. Molti ne sono usciti feriti o addirittura hanno perso la vita. Pensiamo inoltre ai palazzi storici e alle chiese, il cui materiale viene deteriorato dall’acqua che si introduce all’interno di questi. I sindaci così sono stati costretti ad adottare misure paragonabili a quelle del primo lockdown di marzo del 2020. Ad esempio ordinare ai cittadini di stare a casa, chiudere le scuole e le attività commerciali. E ciò, chiaramente, ha un impatto negativo anche dal punto di vista economico.
Principali grandi alluvioni in Italia
Eventi di questo genere sono frequenti a partire dall’inizio dal secolo scorso. In modo particolare a Genova e in Sicilia. Ma anche in Piemonte, e nel nord Italia. E in questi ultimi territori, il 1948, il 1977 e il 2000 sono gli anni delle più devastanti.
Le alluvioni del 1948 e del 2000
Quanto alla prima, fu provocata dall’esondazione del Tanaro e il bilancio fu di 49 morti e 400 tra i senza tetto; un’altra non meno violenta è stata quella del 2000 che ha colpito la città di Torino, soprattutto a causa dell’esondazione dei fiumi Dora Riparia e Stura di Lanzo che passano in mezzo alle case. Il nord della regione, la Val di Susa, e l’intera Val d’Aosta sono state le zone più interessate.
Le alluvioni di Genova
Quanto a Genova, la storia delle alluvioni in questa città è tristemente lunga alla facilità estrema con cui i torrenti che l’attraversano (principalmente il Polcevera e il Bisagno) esondano. Basti pensare a quelle del 1970, del 2011 e del 2014. In effetti, dall’inizio dell’Ottocento a oggi, almeno un’ottantina di episodi di questo genere hanno causato nel capoluogo ligure poco meno di cento morti e dispersi e più di tremila per quanto riguarda gli sfollati e senza tetto.
La situazione a Venezia
Un’altra città colpita negli ultimi anni è Venezia. Il 12 Novembre 2019 una violenta alluvione ha provocato l’esondazione dell’acqua dei canali fino a raggiungere l’altezza di 187 cm. Questo non si era verificato dal 1966. Dobbiamo tenere presente che gli edifici, le chiese e i palazzi di questa città sono costruiti proprio sull’acqua, dunque il rischio di esondazioni è particolarmente alto. E i danni che nell’ultimo anno si sono verificati al loro interno non sono pochi e neppure di poco conto.
L’ultima delle grandi alluvioni in Italia
Quanto alla Sicilia, nelle zone basse delle città il clima è piuttosto arido, anche a causa della loro vicinanza all’equatore rispetto al nord Italia. Di conseguenza le precipitazioni possono diventare modeste con estrema facilità, fino a concentrarsi maggiormente in autunno sotto forma di nubifragi. E proprio in questi giorni un violento nubifragio ha colpito la città. Le strade si sono trasformate in torrenti impetuosi. L’acqua ha travolto veicoli, spazi ricreativi all’aperto, come i dehors dei bar, causando diversi morti e dispersi. Una coppia è stata travolta da una violenta raffica di fango. La donna è dispersa mentre l’uomo è stato trovato morto. Allo stesso destino di quest’ultimo è andato incontro un volontario della protezione civile di cinquantatré anni nel tentativo di spegnere un rogo.