I ciclisti torinesi sanno di essere fortunati: basta superare il Po per ritrovarsi con una miriade di percorsi diversi da scalare. La collina di Torino offre infatti diverse salite per bici da corsa, con difficoltà per tutti i tipi di allenamento. Che siate amatori che hanno appena iniziato a pedalare o ciclisti affermati, nel capoluogo piemontese troverete sempre il giusto stimolo per le vostre gambe. In questo articolo vi illustreremo i vari percorsi possibili in bdc, in ordine crescente di difficoltà.
Per mostrare le pendenze, useremo le immagini di Salite.ch e i segmenti di Strava. Si tratta di due siti essenziali per chi si muove in bicicletta, che vi consigliamo di consultare. Per disegnare i percorsi, potete poi usare Komoot.
La salita da Torino a Pino vecchia, la più facile per bdc
Da corso Casale, svoltando a destra all’altezza di piazza Marco Aurelio – poco prima di Sassi -, è possibile imboccare la salita di Pino Vecchia. Si tratta infatti della vecchia strada che collegava Torino e Pino Torinese, prima della costruzione del traforo. Ecco perché il traffico non è così rilevante: si tratta ormai di una strada secondaria.
Passando alle caratteristiche tecniche, la salita è molto docile. L’inizio ha pendenze molto lievi, così come il rettilineo finale che conduce nell’abitato del paese. La parte centrale è più probante, ma con pendenze che raramente superano l’8%, rimanendo molto pedalabili anche per chi sia appena salito su una bici da corsa.
Ecco quindi le caratteristiche tecniche:
- Lunghezza salita: 5,3 km
- Pendenza media: 5,4%
- Pendenza massima: 10%

Per chi avesse ancora fiato, una volta giunto in cima, c’è la possibilità di proseguire fino all’osservatorio di Pino Torinese. Le indicazioni stradali sono chiare e conducono a una stradina raramente percorsa da automobili. Da lì partono 900m al 7%, stando ai dati di Strava, che trovate qui.
Colle della Maddalena da Cavoretto: la scelta in bici da corsa
Girando a sinistra da corso Moncalieri su via Sabaudia, poco dopo piazza Zara, inizia la salita per il colle della Maddalena. Il primo intertempo è a Cavoretto, cui si può giungere passando da viale XXV aprile – pendenze intorno al 4-5% per 2,4 km. Da lì si può salire per parco Europa, con circa 400m al 10-12%: la vista, da lassù, merita la fatica.
Altrimenti, passando per il vicolo con il semaforo, si prosegue per il colle della Maddalena. Superato il semaforo andate a sinistra. Una volta giunti in fondo alla strada, vi troverete davanti a un bivio. A sinistra la salita si impenna, verso strada della Viola, mentre a destra prosegue pianeggiante, verso la Roccia Santa Brigida.
La salita da Cavoretto passando per Roccia Santa Brigida
Questo versante è più facile, dato che presenta pendenze più dolci e ampi tratti in contropendenza per riprendere fiato. L’unico tratto veramente impegnativo sono infatti i tornanti prima di strada Moncalvo, dove sarà necessario alzarsi sui pedali.
Ecco le caratteristiche tecniche della salita per bici da corsa da Torino al Colle della Maddalena passando per Cavoretto:
- Lunghezza: 10 km
- Pendenza media: 4,5%
- Pendenza massima: 14%

La salita al Colle della Maddalena passando dal Muro della Viola
Andando a sinistra al bivio sopracitato si imboccherà strada della Viola. Il percorso si inerpica sulla collina con alcuni tornanti, con una pendenza regolare che in pochi tratti scende sotto l’8%. Dopo 1 km, al bivio con strada della Creusa, imboccate la stradina pianeggiante sulla destra. Una cinquantina di metri per respirare, perché dopo la svolta a sinistra inizia il Muro della Viola.
300m al 14%, su una strada pressoché rettilinea. 300m da fare in piedi sui pedali, tutti d’un fiato. Arrivati in cima al muro, svoltate a destra e dopo poche curve vi ricongiungerete con chi ha scelto di passare dalla Roccia Santa Brigida.
Ecco riassunte le caratteristiche tecniche della salita che da Torino conduce al colle della Maddalena passando per strada della Viola:
- Lunghezza: 5,9 km
- Pendenza media: 7,7%
- Pendenza massima: 18%
Strada esterna per il colle della Maddalena
L’ultimo tratto è comune a entrambi i percorsi, così come alle salite che da viale Thovez o dal Ponte Isabella conducono alla Maddalena – di cui parleremo sotto.
Il tratto finale, che conduce alla vetta del Colle della Maddalena, è una strada a doppio senso di marcia lunga 1,3 km e con una pendenza media dell’8%. La salita è piuttosto regolare, con punte non oltre l’11-12%. A 300m dalla vetta, c’è un breve tratto in contropendenza, che consente di respirare prima dello sprint finale.
Colle della Maddalena da Gran Madre: la salita più facile per la collina da Torino in bdc
Questo versante consente di raggiungere il colle della Maddalena dal centro di Torino nel modo più facile. Le pendenze sono infatti regolari, con pochi tratti in doppia cifra.
Si parte dalla Basilica della Gran Madre di Dio, storico monumento di Torino, con ampi riferimenti magici di cui vi abbiamo parlato in questo articolo. Superata la chiesa, si giunge a una rotonda, e poi a un semaforo. Da lì si imbocca la salita verso villa Genero. In tutto questo tratto, lungo circa 1,5 km, le pendenze si aggirano sull’8%, senza strappi importanti.
Segue un tratto più pedalabile, lungo 500m. Dopo il bivio per Strada del Nobile, la salita si fa più seria, e rimane regolare fra il 7 e il 9% fino al colle Eremo. In tre tratti spiana leggermente, consentendo di respirare, mentre i tratti più duri non superano l’11%.
Al colle Eremo bisogna svoltare a destra, dirigendosi verso il colle della Maddalena, cui si arriva con un pendenze regolari intorno al 9%.

Ecco i dettagli della salita che dalla Gran Madre porta in collina a Torino, al Colle della Maddalena:
- Lunghezza: 6,5 km
- Pendenza media: 7,4%
- Pendenza massima: 11%
Colle della Maddalena da viale Thovez, passando per il Valsalice
La salita per bici da corsa che va al Colle della Maddalena da viale Thovez è una delle più note. Si parte dalla Crimea, elegante quartiere del pre-collina torinese.
Dopo un inizio pedalabile, davanti alla scuola Valsalice, la salita si fa più seria, dando il primo strappo col doppio tornante a 1,5km dalla partenza. Qui le pendenze superano infatti la doppia cifra, arrivando al 15% all’interno del secondo tornante, verso destra. Segue un breve tratto per respirare, prima di tornare a salire intorno all’8%.
Attraversato un piccolo ponticello, si incontrano due tornanti, e poi un lungo rettilineo, che insieme vanno a comporre un tratto di 600m al 10%. Ecco lo scoglio più importante, dove si capisce davvero la propria condizione.
Dopo aver respirato per qualche centinaio di metri, si giunge al bivio per San Vito e per Strada Val Pattonera, dove bisogna andare a sinistra. Un’altra rampa verticale in doppia cifra, lunga circa 200m, per giungere a un’altra coppia di tornanti e poi alla contropendenza. Da lì, dopo un ultima salitella, si arriva al bivio per la strada esterna al colle della Maddalena, di cui abbiamo trattato sopra.
Le caratteristiche tecniche della salita per bici da corsa che va da viale Thovez, Torino, al Colle della Maddalena, sono:
- Lunghezza: 6,7 km
- Pendenza media: 6,8%
- Pendenza massima: 15%
Colle della Maddalena dal Ponte Isabella, passando per San Vito
Questa salita per bici da corsa inizia dal Ponte Isabella, uno dei più belli di Torino. Più precisamente, bisogna imboccare la stradina che si arrampica sulla collina da corso Moncalieri, dove c’è il semaforo all’incrocio col ponte. Alcuni la chiamano anche “salita di San Vito di Revigliasco”.
Si incomincia con uno strappo durissimo, per di più su asfalto rovinato, che non consente di alzarsi sui pedali. Dopo i due tornanti al 16%, si respira un po’. Questo è il leitmotiv di tutto il primo tratto di salita, fino alla terrazza panoramica di San Vito di Revigliasco – dove consigliamo di fermarsi per ammirare il panorama.
Qui potete trovare il segmento di Strava. Come vedete, dopo 2,6 km al 9,6%, svoltando a sinistra sul tratto pianeggiante, il percorso si ricongiunge a quello che parte da viale Thovez, di cui abbiamo parlato sopra. Il nostro consiglio è di arrivare ai piedi di questa salita con le gambe già calde, per evitare di scoppiare.
Ecco le caratteristiche tecniche della salita per bici da corsa che dal Ponte Isabella porta in cima alla collina di Torino, al Colle della Maddalena, passando per San Vito di Revigliasco:
- Lunghezza: 5,9 km
- Pendenza media: 7,6%
- Pendenza massima: 16%
La salita per bici da corsa da Sassi a Superga
La salita che va da Sassi, a Torino, fino alla Basilica di Superga, è la più iconica tra le salite della collina di Torino. I ciclisti più forti al mondo si sfidano su queste rampe per conquistare la Milano – Torino, la più antica fra le gare in bici da corsa. Pensate infatti che si disputa dal 1876, giungendo, date alcune interruzioni, alla 101esima edizione nel 2020. In vetta si può poi godere di una splendida vista, nonché visitare la Basilica, la cui storia è disponibile cliccando qui.
Gli aspetti tecnici della salita sono:
- Lunghezza: 4,8 km
- Pendenza media: 9,4%
- Pendenza massima: 24%
Si inizia con pendenze durissime, con 800m sempre in doppia cifra, con punte intorno al 20%. Poi si respira per 600m, prima di entrare nel vero cuore della salita: 1 km al 12%, con tratti vertiginosi anche al 24%. Ecco il relativo segmento su Strava. Dopo un altro tratto di respiro, un’altra rampa, meno dura ma con le gambe stanche. Si arriva infine al tratto finale, dopo la svolta a sinistra al bivio per Chieri. 600m al 10%, dove si deve fare la differenza, prima di alzare le braccia al cielo al traguardo.

La salita più dura per bdc sulla collina di Torino: via Allason
Via Allason è poco conosciuta. Si tratta di una viuzza collinare, che si arrampica lungo il versante del Colle Eremo che si affaccia su Pecetto. Si può imboccare poco fuori Pecetto, lungo la strada provinciale che conduce verso l’Eremo o verso Pino Torinese: una svolta a sinistra e inizia la salita.
Dopo un inizio impegnativo, con 500m al 10%, la strada spiana leggermente, dando occasione di rifiatare. Il problema arriva con i tornanti: il segmento di Strava parla di 800m al 15,3%, ma è dovuto allo zig zag fatto in bici. In realtà, se si guarda ai dati del computerino, durante la salita raramente si vede una pendenza inferiore al 20%, trovando invece picchi del 28%! Insomma, una sfida per veri coraggiosi.
Conosci altre salite per bici da corsa sulla collina di Torino? Scrivicelo nei commenti!
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