Il Giro d’Italia 2022 è stato annunciato e per gli appassionati è partita la caccia alla salita più importante. La modalità di annuncio del percorso – prima la grande partenza, poi le tappe pianeggianti, seguite dalle collinari e dalle montuose, finendo con il grande arrivo – hanno fatto discutere, ma sicuramente hanno contribuito ad aumentare la suspense. Senza perdere altro tempo, analizziamo il percorso, partendo dalle salite più dure, difficili e decisive del Giro d’Italia 2022.
Le salite saranno indicate in ordine di percorrenza durante la corsa a tappe. Per ogni salita indicheremo l’altimetria, utilizzando le grafiche del sito della corsa rosa, e, se disponibile, il relativo segmento su Strava, per gli appassionati che vogliono cimentarsi.
La salita dell’Etna (rifugio Sapienza) e la prima vera maglia rosa
Senza dimenticarsi della salita di Visegrad o del dentello alla fine della crono di Budapest, non v’è ombra di dubbio sul fatto che sarà l’Etna a regalare la maglia rosa al primo vero concorrente per la vittoria finale. La scalata di quest’anno è abbastanza atipica, dato che si approccia la salita da Ragalna (come nel 2018), per spostarsi sul versante classico di Nicolosi (come nel 2011) per gli ultimi 14 km.
I dettagli tecnici della salita sono:
- Lunghezza: 25,4 km
- Dislivello: 1416 m
- Pendenza media: 5,6%
- Pendenza massima: 15%

Blockhaus da Roccamorice, una delle salite più dure del Giro d’Italia 2022
Per avere un’altra salita importante bisogna aspettare la nona tappa, da Isernia alla Blockhaus. Non vanno però dimenticate, nel mezzo, la durissima tappa da Diamante a Potenza e la tappa di Napoli, molto insidiosa. Queste due sono però prive di vere e proprie salite, o quantomeno non sono poste in prossimità dell’arrivo.
I dettagli tecnici della salita sono:
- Lunghezza: 13,6 km
- Dislivello: 1141 m
- Pendenza media: 8,4%
- Pendenza massima: 14%

Il Quadrivio Raby da Cavoretto e il Bric del Duca
La tappa di Torino sarà molto insidiosa. 3470m di dislivello in soli 153 km: salite brevi e ripidissime, con discese tecniche. I corridori non avranno un attimo per respirare e ci sarà molto spazio per attaccare.
La tappa si compone di un circuito. Nell’ultimo giro, i corridori percorreranno le seguenti salite, nell’ordine: Bric del Duca da Sassi (Superga fino al bivio), Colle della Maddalena da Pecetto, Roccia Santa Brigida da Moncalieri e il famigerato Quadrivio Raby da Cavoretto.
Le prime due salite sono spiegate nel dettaglio in questo articolo. Per quanto riguarda la salita di Roccia Santa Brigida, si può trovare il segmento a questo link. I dettagli dello strappo sono:
- Lunghezza: 1,7 km
- Dislivello: 171 m
- Pendenza media: 10,1%
- Pendenza massima: 16%
Dopo questo strappo, molto vicino al traguardo – si scollina a 13 km dalla fine – segue una breve discesa, piuttosto tecnica e su strade strette, verso Cavoretto. Da lì si imbocchera strada Val Pattonera, per raggiungere il Quadrivio Raby, ultima asperità di giornata. Il segmento, che in realtà termina poco prima del bivio, dove la strada spiana leggermente, è a questo link. I dettagli dello strappo, non segnato come GPM, sono:
- Lunghezza: 2,2 km
- Dislivello: 200 m
- Pendenza media: 9,1%
- Pendenza massima: 13%
Salita Santa Cristina, decisiva nella tappa di Aprica
La salita di Santa Cristina arriva nella terza settimana. Più precisamente, delineerà l’ordine di arrivo nella 16esima tappa, la Salò-Aprica, di 200 km e 5440 m di dislivello. Un tappone alpino durissimo, che include la scalata del Goletto di Cadino (20,4 km al 6%) e il passo del Mortirolo (12,6 km al 7,6%, ma con 1 km al 2,5% in mezzo che falsa la pendenza complessiva).
Lo scollinamento a Santa Cristina darà chiare indicazioni sulla vittoria di tappa, e potrebbero esservi vittime importanti. Ecco quindi i dettagli tecnici della salita di Santa Cristina, una delle più dure del Giro d’Italia 2022:
- Lunghezza: 13,5 km
- Dislivello: 1078 m
- Pendenza media: 8,0%
- Pendenza massima: 13%

Il passo Fedaia (Marmolada), la salita decisiva del Giro 2022
Il passo Fedaia sarà l’ultima ascesa dell’ultima tappa in linea del Giro d’Italia 2022. Facile capire, quindi, perché si tratta di una salita decisiva per delineare la classifica generale. Non sarà però la classifica definitiva, poiché il giorno seguente vi sarà la cronometro conclusiva di Verona, che potrà ancora delineare qualche cambiamento.
Nello specifico, la ventesima tappa del Giro 2022 partirà da Belluno, per superare il passo del Pellegrino (18 km con 1200m di dislivello e gli ultimi 10 km all’8%) e il passo Pordoi (11,8 km al 6,8%). A questi seguirà la lunga discesa verso Caprile, da cui si imboccherà il Passo Fedaia. I dettagli tecnici della salita sono:
- Lunghezza: 14 km
- Dislivello: 1062 m
- Pendenza media: 7,6%
- Pendenza massima: 18%
