Ma quanto sono geniali le sanzioni atlantiste contro la Russia! Ed ora il numero 1 dei grandi pensatori europei, Ursula von der Leyen, per accontentare la banda Zelensky (o banca Zelensky, considerando il livello di arricchimento personale) ha varato il dodicesimo pacchetto di sanzioni contro Mosca. Che chiuderà l’anno con una crescita del PIL superiore a quella europea, ma il genio di Bruxelles non è in grado di comprenderlo. Comunque Putin prenderà atto anche di questa ennesima dimostrazione di ostilità e, soprattutto, di totale imbecillità. E rafforzerà ulteriormente i suoi legami economici con Xi Jinping.
Che non è proprio il risultato sperato dai maggiordomi europei di Biden. Questa volta l’accordo dovrebbe riguardare i cantieri navali russi. Non quelli per la marina militare, che funzionano a pieno regime, ma quelli per la marina mercantile. Già, perché mentre le sanzioni europee portano alla stagnazione o alla recessione europea, la Russia aumenta i commerci e si accorge di aver sprecato anni su anni senza ammodernare adeguatamente la flotta commerciale. E chiede aiuto alla Cina per recuperare il tempo perduto.
Ennesimo regalo a Pechino da parte degli euroservitori degli interessi di Washington. Mentre l’Europa dei sanzionatori è costretta a leccarsi le ferite. Con l’Italia impegnata ad inventare mance e bonus non avendo una sola idea per il rilancio dell’economia nazionale.