Produci, consuma, crepa. Un giornalista ipocondriaco ha ricordato che il meccanismo funziona esclusivamente se si segue questo preciso ordine. Invertendo l’ordine degli addendi il risultato cambia, e di molto.
Eppure, di fronte alla caduta del Pil, nessuno pare farci caso. Come non si fa caso al fatto che la crisi economica italiana era precedente all’Elsavirus che elimina gli anziani e migliora i conti degli enti di previdenza, Inps o Enasarco che sia.
Ovviamente è sacrosanto pensare al dopo emergenza. Prepararsi ad un nuovo modello di sviluppo. E non perché il terrore del virus rivoluzionerà i comportamenti individuali ma perché la situazione attuale sta già facendo scoprire nuovi modi di lavorare, di studiare. Il telelavoro, lo scuola online. Siamo ancora a livello pionieristico ma il via al cambiamento è stato dato.
Anche gli agenti di commercio dovranno confrontarsi con questo cambiamento. Sui social si moltiplicano gli inviti ad utilizzare i siti online per far conoscere i prodotti delle diverse aziende. Vedere e toccare un oggetto è diverso dal poterlo osservare solo su uno schermo. Parlare vis à vis è diverso dal confrontarsi attraverso un video. Stringersi la mano per confermare un accordo è diverso dal mandare una mail (per questo la stretta di mano è già stata abolita: saluti romani o pugni chiusi a seconda delle convinzioni politiche). Ma esiste ed esisterà sempre di più questa alternativa igienista.
Serviranno corsi di formazione, che ora non si possono fare se non online. E serviranno strumenti anche costosi per realizzare presentazioni decorose. Con una serie di conseguenze rilevanti su accordi, contratti, rapporti. Meglio pensarci per tempo per non ritrovarsi impreparati al momento di ripartire.