Ultima giornata. Giornata di verdetti definitivi e senza appello. E anche di addii.
È stata una serata appassionante, con risultati in continua altalena. Alle 22,30, giusto mezz’ora prima degli exit poll elettorali, i campi hanno decretato: Atalanta e Inter in Champions, Milan in Europa League e Roma ai preliminari; Empoli in serie B.
Le sentenze sono nate per via del fatto che l’Inter ha vinto 2-1 contro l’Empoli grazie ai gol di Keita e Nainggolan, nonostante il rigore sbagliato da Icardi e il momentaneo pareggio degli ospiti con Traoré.
In Champions ci va anche l’Atalanta battendo 3-1 il Sassuolo, che pure era passata in vantaggio nel primo tempo con Berardi. Poi l’attaccante emiliano si fa buttare fuori per via di una rissa esplosa al 45’. Ne approfittano i bergamaschi che, con l’uomo in più, dilagano nel secondo tempo.
Il Milan supera la SPAL per 3-2. I rossoneri erano in vantaggio di due reti ma si fanno rimontare. Decide il risultato Kessie su rigore.
La Roma (con il saluto di De Rossi) batte il Parma per 2-1. Il che non basta e, visti gli altri risultati, si deve accontentare dell’Europa League.
In B ci finisce quindi l’Empoli, visto lo 0-0 tra Fiorentina e Genoa che prestavano più attenzione agli altri campi che a sviluppare gioco.
E sugli altri campi?
Ottima prestazione del Torino davanti al suo pubblico. Vince per 3-1 sulla Lazio e consolida un settimo posto a 63 punti a un soffio dalla zona Europa. Le due squadre si erano controllate per tutto il primo tempo, ma intorno al decimo del secondo i granata hanno colpito gli avversari con un uno-due micidiale ad opera di Iago Falque e Lukic. Poco dopo accorciava Immobile, che non segnava da febbraio, ma De Silvestri a dieci minuti dalla fine metteva il sigillo definitivo alla gara. Poco prima Mazzarri aveva concesso la standing ovation a Emiliano Moretti che dice addio al suo pubblico ed entrava per abbracciare i compagni sul fischio finale.
A Marassi, Allegri, alla sua ultima sulla panchina della Juve, contro la Sampdoria concede spazio ai giocatori che hanno giocato meno. Che si tratti di una sorta di amichevole di fine campionato lo si capisce subito; ed è dimostrato dal fatto che il primo tiro nello specchio è di Quagliarella (che si conferma capocannoniere con 26 gol, anche senza segnare) a un quarto d’ora dalla fine. Poi, nel finale, la Samp trova il gol con Defrel, una ciabattata sulla quale Pinsoglio si fa trovare impreparato: e dire che, fino a quel momento, aveva fatto lo spettatore non pagante. E si permette il lusso di raddoppiare con una punizione perfetta di Caprari nel recupero. Finisce 2-0, con la quarta sconfitta dei bianconeri in stagione e con soli tre punti conquistati nelle ultime cinque partite.
Il Bologna, che a febbraio sembrava spacciato, grazie alla “cura Mihajlovic” non solo resterà in A, ma si prende la soddisfazione di battere il Napoli per 3-2 e chiude il suo campionato a 44 punti, record della dirigenza Saputo. Con una doppietta di Santander e una rete di Dzemaili gli emiliani annullano la provvisoria rimonta ospite firmata Ghoulam e Mertens e chiudono tra gli applausi e i cori per il loro allenatore.
L’Udinese batte il Cagliari per 2-1 grazie alle reti nella ripresa di Hallfredsson e De Maio. Con questo successo gli uomini di Tudor chiudono in classifica davanti agli isolani.
Lo zero a zero tra Frosinone e Chievo è il triste epilogo tra le due squadre che già sapevano da tempo che sarebbero retrocesse in serie B. Tuttavia è stata l’occasione per salutare Sammarco e Pellissier che hanno dato l’addio al calcio giocato.