Per “analisidifesa.it” è un libro da “leggere tutto d’un fiato”. E invece no. L’ultima (per ora) opera letteraria di Adriano Segatori è da leggere con calma, assolutamente non “tutta d’un fiato”. Perché “L’Europa tradita e l’agonia di una civiltà”, edito da Admaiora, è un libro da centellinare, da meditare.
Segatori è il vicedirettore di Electomag ed i lettori avranno imparato ad apprezzarlo per le sue dotte analisi giornalistiche. Che, trasposte in un libro, assumono maggior profondità poiché accompagnate da studi, citazioni, ricerche. Chi è abituato a slogan da consumare tutti e subito si troverà in difficoltà di fronte ai riferimenti a Nietzsche, a Zemmour, a Lacan. Una sorta di psicanalisi della politica italiana e, man mano che si procede nella lettura ci si rende conto di quanto la politica italiana avrebbe bisogno di un intervento psichiatrico. E Segatori è uno dei maggiori psichiatri-psicoterapeuti italiani.
In guerra, nel libro come su queste colonne, contro il cancro del politicamente corretto, del pensiero unico obbligatorio. Ossia contro ciò che sta distruggendo l’Europa dopo aver annientato l’Italia. L’Europa di Segatori, ovviamente, non è quella dei burocrati, dei banchieri, degli speculatori e dei servi di Soros piazzati nei centri di potere. Non è l’Europa che rinnega se stessa in nome di una falsa coscienza, di assurdi sensi di colpa. Non è l’Europa di una sinistra che vuole l’annientamento di ogni retaggio culturale per costruire non l’uomo nuovo ma solo il nuovo consumatore.
E per questo i nemici dell’Europa hanno scatenato una guerra commerciale, finanziaria, terroristica, culturale, psicologica, dell’informazione e della menzogna. Segatori analizza tutto, provoca, suscita rabbia contro i responsabili di questo sfascio. Anche per questo è meglio procedere lentamente nella lettura. Per evitare un sacrosanto travaso di bile.