“L’importante non è un travestimento del banale
il necessario non è una farsa del casuale,
il duraturo non è un sospiro dell’effimero”. (A. Jodorowsky)
Chi sei?
Tu, seduto su un trono a forma di cubo, tutto vestito di rosso.
In una mano tieni lo scettro e nell’altra il globo.
Rappresenti ciò che è solido e concreto e pertanto destinato a durare, l’energia perseverante che non arretra ed esegue ciò che ha deciso.
Sei l’autorità che non ha bisogno della spada per regnare, ma che si afferma nella libertà.
Il tuo trono è la libertà.
Sei la via per realizzare la tua missione.
La tua presenza, guida, ispira, dà senso al circostante.
Sei solo, in presenza del cielo.
La tua autorità discende da una profondità colma di saggezza spirituale, di cui sei consapevole perché frutto del tuo vissuto.
Il tuo potere si è forgiato sui fatti concreti che hai affrontato, dei quali hai fatto esperienza vera, camminando per la strada della tua vocazione.
Conosci i tuoi poteri e i tuoi limiti.
Il tuo sapere è quindi profonda umanità.
La tua azione è concentrata nel presente. Volontà creativa associata alla stabilità.
Perciò non sembri, ma sei.
Lealtà sulla quale fare affidamento.
Sicurezza della mano tesa, al bisogno.
Hai la concretezza di un padre.
Il calore, la calma e la serenità del suo abbraccio.
Che mi è mancato troppo presto.
Sei l’amore solido, completo, presente, sul quale si può sempre contare.
Che forse non ho ancora conosciuto.
Se fossi un simbolo saresti il quadrato, che unisce i quattro elementi, aria, acqua, terra e fuoco.
Se fossi un colore saresti l’azzurro, che è spirito, espansione, dilatazione.
Se fossi una gemma saresti l’azzurrite, che stimola l’intuito, protegge dalla tristezza e dallo stress, frutti della confusione mentale.
Se fossi un fiore saresti il gelsomino, simbolo di nobiltà, eleganza e raffinatezza, che dona un infuso rilassante, calmante, ottimo aiuto per ansia e insonnia.
Potresti essere i meravigliosi versi di una canzone
“.. il vero amore può nascondersi, confondersi, ma non può perdersi mai.
Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai” (F. De Gregori)