Quanto palesato in fotografia, offerto in accoglienza della delegazione Sud Sudan, non rappresenta altro se non uno dei momenti più bassi, imbarazzanti e vergognosi del repertorio di questo per lo meno strano signore argentino, ma di chiare origini ahinoi italiane.
Per ora. Visto che al peggio pare non poter davvero esservi limite.
Asceso al Soglio di Pietro con la semplicità di un “buonasera”. Proveniente appunto – e come lui disse – dalla fine del mondo. Per dare un contributo determinante alla scomparsa di ciò che rimane del Cristianesimo. E della civiltà. Con una smaccata preferenza per quella appunto del “belpaese”.
Già la scelta del nome per il suo pontificato, Francesco, poteva quantomeno creare qualche legittimo sospetto.
Ma nemmeno più di tanto, visto l’ordine di sua appartenenza, quello Gesuita, da sempre noto per doppiezza, menzogna, opportunismo e interpretazione “allegra” della teologia. Senza contare come non sia mai stato del tutto chiarito il modo in cui costui, dalla mentalità così progressista, sia riuscito a “sfangarsela” in Sudamerica ai tempi di Videla & c. Regime non certo tenero con gli oppositori, visto il congruo numero di persone, ai tempi, uscite di casa per non farvi più ritorno. Non certo recatesi ad acquistare il classico pacchetto di sigarette.
Dopo un inizio all’insegna di un pauperismo teso forse a significare un recupero dei valori più puri e Cristiani, culminato nella pacchiana distribuzione in piazza S. Pietro delle scatole di “Misericordina”, la capacità distruttiva di questo personaggio non ha tardato a rivelarsi in tutta la sua potenzialità. Sottomissione pressoché assoluta ed incondizionata all’islam.
E qui può ben aprirsi una parentesi. Fermo restando come chiunque sia ben libero di credere a ciò che ritiene più opportuno, nel caso del musulmanesimo è consigliabile rivolgersi direttamente all’originale. Evitando di ricorrere alla sua pelosa mediazione.
In barba a chiunque e qualsiasi cosa difesa maniacale dell’immigrazione indiscriminata. Quasi facesse parte della carità cristiana importare migliaia di individui, destinati a ciondolare questuando nelle nostre città con cuffiette e smartphone, quando non peggio. O ad accrescere il numero di sfruttati nei ghetti ed in mano al più vile caporalato. Arrivato persino a minimizzare, negando l’evidenza, la mafia nigeriana. Affermando al contrario “quella è nostra”. Peraltro a ragione. La suddetta mafia, infatti, è tutta sua viste le contiguità del Vaticano con i più laidi figuri della storia criminale italiana. Senza contare la ripulitura, tramite la “lavatrice “ Ior, per oceani di danaro sporco.
Ragioni di spazio invitano a non proseguire nell’esposizione di ulteriori malefatte. Inutile augurarsi che il prossimo papa sia cattolico, sempre che in futuro possa esservene un altro. L’inaccettabile Bergoglio pare stia già concretamente e politicamente intrallazzando per il Conclave a venire. Amen.