Un totale incapace, Giuseppi. E non è una novità. Ma il premier perfetto per un popolo di quaquaraquà.
Boldrine, invece di danneggiare l’obelisco del Foro Italico (ex Foro Mussolini), avrebbe dovuto far cancellare la scritta sul palazzo dell’Eur: un popolo di eroi etc etc. E sostituirla con una più adatta: popolo di ottosettembristi, di badogliani, di renitenti alla vanga.
Così il consiglio dei ministri prepara la bozza per isolare il Nord e qualcuno di questi incompetenti prestati alla politica consegna il documento agli amici giornalisti, per procurarsi qualche benemerenza con i disinformatori in vista di prossimi guai. Tutti leggono e scatta la fuga, con l’assalto ai treni che, nel frattempo, nessuno ha pensato di fermare o controllare. Così l’Elsavirus può diffondersi anche al Sud dove il sistema sanitario, checchè ne dica De Luca, non è una garanzia.
“Sono costretta ad andarmene da Milano – spiega una intervistata – e mi dispiace abbandonare la città in questa fase di difficoltà per la Patria. Ma devo farlo per motivi di lavoro”.
“Che lavoro fa?” chiede la giornalista. “Sono disoccupata”. Perfetto esempio di italiana media. Che ammanta di menzogne e di finta necessità quella che è semplicemente paura.
Non che vada meglio con chi, evidentemente, si considera un eroe perché, fregandosene di tutto e di tutti, si sobbarca 1 ora di coda tra la folla per poter salire su una funivia dove stare pigiato come una sardina prima di mettere gli sci ai piedi. Una sardina come esempio di stupidità, allo stesso livello delle assemblee dei centri sociali che rifiutano le misure di emergenza.
E che dire degli operatori turistici che si scagliano contro i milanesi sulle piste da sci ma evitano accuratamente di far rispettare la distanza di sicurezza delle persone in fila agli impianti di risalita? Gli affari sono affari, certo, ma allora le polemiche possono essere evitate. Un briciolo di decenza.
Ma questo è anche il Paese dove un gruppo di medici propone di istituire un limite di età per le cure. I vecchi, in pratica, possono crepare. Per la felicità di Fornero ed Inps. Quei vecchi che, avendo lavorato tutta la vita, hanno pagato gli stipendi ai sanitari che decidono di farli morire per garantire le cure ai giovani che si sono contagiati affollando i locali della movida, bevendo uno spritz per far contento un sindaco, intruppandosi in una funivia per non rinunciare allo svago.